Una è stata fermata proprio oggi: stanno chiudendo una dietro l’altra le discariche di rifiuti non differenziati del Lazio. La stessa cosa è attesa ora anche per i siti di Borgo Montello (confine tra Latina e Nettuno) e Roncigliano (Cecchina, Albano, confine Ardea-Pomezia. Dal primo febbraio ad oggi, infatti, hanno chiuso i battenti ben 4 discariche di tal quale, cioè dell’immondizia sversata senza alcun trattamento in 4 comuni: il 1° quella di Cupinoro a Bracciano è stata chiusa dal Sindaco, mentre la discarica dell’Inviolata a Guidonia è stata chiusa ter giorni dopo dallo stesso gestore, una società riconducibile al gruppo Cerroni, il 7 è stata bloccata quella di colle Fagiolara a Colleferro ed oggi quella di Foso Crepacuore a Civitavecchia. Queste ultime due sono state chiuse con ordinanza regionale. Esultano i tanti cittadini della Rete Zero Waste Lazio, che sul tema hanno depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e presso la Corte dei Conti lo scorso 14 gennaio. «Il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando il 6 agosto ha emesso una specifica circolare attuativa – spiega Massimo Piras portavoce di Zero Waste Lazio -, a seguito delle procedure di infrazione Europee, dichiarando finalmente illegittime le discariche che ancora ricevevano il rifiuto “tal quale” senza effettuare adeguato trattamento, limitandosi alla semplice “tritatura” e seppellimento dello schifoso “pappone”, in cui eÌ€ compresa la frazione organica putrescibile, che eÌ€ causa di effetti inquinanti da infiltrazione di percolato nelle falde idriche e da dispersione di gas sull’atmosfera circostante. Dal 6 agosto per legge dunque occorre tritovagliare i materiali e stabilizzare l’organico. Ora, a 5 mesi dall’entrata in vigore di quell’obbligo, 4 discariche che non lo rispettavano chiudono. E chiudono dopo che abbiamo diffidato a provvedere urgentemente il Ministro dell’Ambiente Orlando, il presidente della Regione Lazio Zingaretti, i presidenti delle Province, i Sindaci ed i gestori delle discariche. Auspichiamo che l’ordinanza regionale di chiusura delle discariche di tal quale sia estesa a tutti gli impianti in esercizio nel Lazio, quindi anche a Borgo Montello e Albano». L’esposto dei cittadini, inoltre, racconta ai magistrati penali anche lo scempio ambientale avvenuto nelle discariche nonostante la citata circolare del Ministro dell’Ambiente. «Riteniamo pertanto che gli amministratori presenti e passati debbano giusitifcare alla Crote dei Conti e soprattutto ai cittadini i motivi del manvato avvio della raccolta differenziata “porta a porta” – spiegano da Zero Waste Lazio – nonostante i finanziamenti giacenti da anni e la pressante necessità di non conitnuare a portare in discarica materiali che, se differenziati e rivenduti per il riciclo, genererebbero utili per ridurre la tassa sull’immondizia».