“I comuni di Anzio e Nettuno: sciolti per infiltrazioni mafiose, hanno un sistema politico condizionato dalla criminalità organizzata, ben radicata e intrisa nel tessuto sociale, chiaro è lo stretto rapporto fra amministrazione (Probitas laudatur et alget – l’onestà è lodata e muore di freddo), le cosche e il territorio. La ‘ndrangheta è dappertutto, come conferma l’ultima relazione della Direzione Investigativa Antimafia, che “mappa” con estrema precisione le dinamiche che configurano «il potere e la capillare diffusione» della «holding criminale» costituita dalle cosche calabresi, ormai leader mondiali nel narcotraffico”. Lo scrive in una durissima nota stampa la Segreteria di Base SIULP, il Sindacato di Polizia che denuncia come a fronte di questo quadro nessuno si sia mosso per rinforzare i sistemi di investigazione e controllo del territorio, nonostante le ripetute richieste.
“Nella guerra per il controllo delle piazze di spaccio – si legge ancora nella nota dei Sindacati – dopo l’agguato in via Livatino a Nettuno dello scorso ottobre, la scia criminale è proseguita ad Anzio il 15 novembre su Corso Italia, in pieno giorno dove un uomo è stato centrato da diversi colpi di pistola. Un vero e proprio agguato. A gran voce è stato chiesto dalla segreteria di base del SIULP di Anzio in due precedenti comunicati di implementare l’organico di Polizia in essere, cosi come è stato chiesto di aprire un tavolo interforze presso la locale Prefettura al fine di poter affrontare i problemi di ordine e sicurezza pubblica insistenti sul territorio, nelle more di quanto segnalato ancora nulla è stato fatto. Non si pu più attendere, l’organico di Polizia del Commissariato di Anzio va aumentato di 10 unità. Devono essere assegnati agenti giovani al fine di poter abbassare l’età media anagrafica che, in seno al presidio di Polizia in essere è oltremodo alta. Le dinamiche criminali del territorio non possono più ricadere sull’esiguo numero di investigatori e su un unico equipaggio di volante per turno che, nonostante tutto, continuano con gran fatica acontrastare, prevenire e reprimere l’onda criminale. Uomini, mezzi e un’opportuna logistica, questo si aspettano i cittadini onesti, questo sperano i nostri poliziotti. Il SIULP auspica che il nuovo Questore e il nuovo Prefetto possano accogliere le nostre istanze, già dai prossimi trasferimenti di dicembre, con l’assegnazione in “esubero” del predetto personale”.
“Nella guerra per il controllo delle piazze di spaccio – si legge ancora nella nota dei Sindacati – dopo l’agguato in via Livatino a Nettuno dello scorso ottobre, la scia criminale è proseguita ad Anzio il 15 novembre su Corso Italia, in pieno giorno dove un uomo è stato centrato da diversi colpi di pistola. Un vero e proprio agguato. A gran voce è stato chiesto dalla segreteria di base del SIULP di Anzio in due precedenti comunicati di implementare l’organico di Polizia in essere, cosi come è stato chiesto di aprire un tavolo interforze presso la locale Prefettura al fine di poter affrontare i problemi di ordine e sicurezza pubblica insistenti sul territorio, nelle more di quanto segnalato ancora nulla è stato fatto. Non si pu più attendere, l’organico di Polizia del Commissariato di Anzio va aumentato di 10 unità. Devono essere assegnati agenti giovani al fine di poter abbassare l’età media anagrafica che, in seno al presidio di Polizia in essere è oltremodo alta. Le dinamiche criminali del territorio non possono più ricadere sull’esiguo numero di investigatori e su un unico equipaggio di volante per turno che, nonostante tutto, continuano con gran fatica acontrastare, prevenire e reprimere l’onda criminale. Uomini, mezzi e un’opportuna logistica, questo si aspettano i cittadini onesti, questo sperano i nostri poliziotti. Il SIULP auspica che il nuovo Questore e il nuovo Prefetto possano accogliere le nostre istanze, già dai prossimi trasferimenti di dicembre, con l’assegnazione in “esubero” del predetto personale”.
04/12/2022