Cade anche il quinto e ultimo capo di imputazione per l’ex sindaco di Terracina Roberta Tintari, arrestata il 19 luglio scorso nell’ambito dell’inchiesta Free beach sulla gestione delle spiagge libere. Non ha quindi più neanche l’obbligo di firma, misura che aveva sostituito gli arresti domiciliari. Due giorni dopo il sindaco si era dimesso.
La Sesta sezione penale della Cassazione ha annullato l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Roma, che aveva fatto sopravvivere solo uno dei cinque capi di imputazione contestati all’ex sindaca.
La Cassazione ha integralmente accolto il ricorso dei difensori, Massimo D’Ambrosio e Dino Lucchetti, e ordinato l’immediata cessazione di tutte le misure cautelari nei confronti della Tintari.
Non c’è più dunque l’ipotesi di reato di falso per aver deliberato la destinazione pedonale al ponte sul canale del porto di Terracina. Negli scorsi mesi era decaduta anche l’accusa di corruzione.
Per lei, dunque, dopo un incredibile clamore mediatico legato all’inchiesta sul cosiddetto “sistema Terracina” si prospetta un proscioglimento.