Nel suo messaggio, che i Parroci dovranno trasmettere ai loro fedeli, il monsignor Crociata affronta il tema della partecipazione del cristiano alla vita pubblica e politica della comunità civile.
«Domenica 14 maggio prossimo si terranno le elezioni nei Comuni delle vostre Parrocchie – si legge nella lettera – Colgo questa occasione per ricordare che la nostra fede e l’appartenenza ecclesiale non sono estranee alle nostre responsabilità di buoni cittadini. Non si può essere buoni cristiani senza sforzarsi di agire anche come buoni cittadini. E la partecipazione a un momento così significativo, quale è una tornata elettorale, è un’occasione irripetibile per testimoniare una fede responsabile nei confronti della comunità di appartenenza e per contribuire alla vita della propria città con l’espressione del proprio voto».
LA SFIDUCIA NON SIA UN ALIBI
«Se non mancano motivi di delusione e di sfiducia, tuttavia la mancata partecipazione potrà solo accrescere la delusione e la sfiducia in noi e in tanti altri. È bene che i nostri fedeli sappiano che astenersi non è moralmente accettabile, perché rifiuta di contribuire al bene comune – manifestazione elementare di carità – con un gesto semplice ma fondamentale».
TUTTO NON FINISCE CON IL VOTO
«È chiaro, poi, che tutto non finisce con la sola, ma decisiva, espressione del voto, poiché si richiede una coltivazione e una manifestazione costanti del senso civico. E tuttavia questo primo passo è il più importante per contribuire allo sviluppo di una comunità umana più degna e di una città rispondente alle esigenze e alle attese di tutti i suoi abitanti».