Nonostante il tempestivo intervento del 118 e l’arrivo di una eliambulanza, non c’è stato nulla da fare. Il bambino purtroppo non ce l’ha fatta. I sanitari hanno tentato in tutti i modi di rianimarlo, ma senza successo. Un dolore immenso per l’intera comunità. Sul posto anche i carabinieri del reparto territoriale di Aprilia, che hanno la caserma a poche decine di metri.
LEGGI ANCHE: Neonato morto in culla, inutili i soccorsi. Indaga la procura
Naturalmente quanto accaduto non ha nulla a che vedere con la morte di un altro neonato, lo scorso mese di febbraio in zona Fossignano ad Aprilia. In quel caso il bimbo di circa 20 giorni si trovava in casa, nella culla, quando il suo cuore ha smesso di battere. Una “morte in culla” per la quale i medici non sono ancora riusciti a trovare una spiegazione scientifica. L’autopsia non era riuscita a chiarire la morte.
Cos’è la morte in culla
La Sindrome della Morte Improvvisa del Lattante (SIDS, dall’inglese Sudden Infant Death Syndrome) è una condizione in cui un bambino in apparente buona salute muore improvvisamente e inaspettatamente durante il sonno. Questo fenomeno colpisce principalmente neonati e bambini di età inferiore a un anno. La causa esatta della SIDS non è ancora completamente compresa, ma si ritiene che sia il risultato di una combinazione di fattori, tra cui una vulnerabilità genetica, problemi respiratori, un ambiente di sonno non sicuro e talvolta fattori esterni come l’esposizione al fumo di tabacco o al calore eccessivo. La prevenzione della SIDS si basa su misure come far dormire il bambino sulla schiena, evitare l’esposizione al fumo di tabacco, mantenere un ambiente di sonno sicuro e seguire le linee guida consigliate per la sicurezza del sonno infantile.