Un post su “Sei di Pomezia se…” ha riaperto un po’ la discussione che era partita nei giorni scorsi sempre attraverso i social. Il Fatto quotidiano aveva riportato la notizia di persone tornate a casa dalle spiagge di Cerveteri piene di punture. Diversi casi si sarebbero verificati sempre di recente anche sulle coste dell’Adriatico. E in più persone hanno confermato di essere state punte, molto probabilmente sempre da quell’animaletto saltellante.
Gli esperti placano comunque subito tutte le paure dicendo che tali animaletti non trasmettono tossine, come ad esempio le zanzare, pertanto è difficile possano provocare problemi. In qualche caso le persone più sensibili potrebbero comunque avere delle bollicine rosse, piuttosto fastidiose perché pruriginose. Nel caso segnalato dalla signora di Pomezia, che è stata al mare ad Ardea, ad essere punta in più punti è stata una bambina. Un’altra mamma conferma di aver avuto lo stesso problema, ma la figlia era stata al mare a Nettuno.
Cosa fare se si è punti dalle Pulci di mare
Per ovviare al fastidio bastano semplici rimedi: per prima cosa se si è ancora sulla spiaggia è bene lavare bene la zona con l’acqua di mare, a casa poi si possono utilizzare le pomate contro le punture di insetti, che possono diminuire il prurito, al massimo prendere un antistaminico, ma naturalmente è sempre meglio consultare prima un medico.
La cosa da tenere presente è che il ciclo biologico di questi animaletti, chiamati crostacei Anfipodi, è molto veloce, per cui potrebbero comparire improvvisamente in gran numero su una spiaggia e il giorno dopo accorgerci che sono scomparsi. Insomma è impossibile fare una mappa su quali siano le spiagge dove potremmo trovarle.
La loro presenza non dipende dalla qualità delle acque o della sabbia, cioè non si sviluppano dove c’è inquinamento (come ipotizzato da “voci di popolo”), ma le cause della loro proliferazione sono altre, legate a fattori naturali.
Leggi anche:
«C’è un balenottero sulla spiaggia tra Latina e Nettuno». Poi l’incredibile scoperta