Un insistente ronzio nelle pareti della casa al mare ad Anzio ha fatto scoprire nell’abitazione di una donna ben 90 mila api.
Da due anni quel rumore impossibile, poi la scoperta nei muri di casa di un incredibile numero di insetti e di 12 favi disposti in maniera disomogenea che avevano già prodotto una gran quantità di miele, per un totale di circa 30 kg.
Un record assoluto, secondo gli esperti. Quindi, come è previsto in queste situazioni, visto che l’ape è un animale protetto e non si può ‘danneggiare’, è scattata l’operazione di messa in sicurezza e salvataggio di tutte le api, trasferite in blocco in un luogo sicuro, dove potranno continuare a svolgere la loro importante opera nei confronti dell’ecosistema naturale senza infastidire i sonni della signora di Anzio che ha ospitato la nascita e lo sviluppo del nutrito sciame di insetti.
«Rimuovere i nidi sul nascere vuol dire prevenire pericolosi incidenti e laboriose messe in sicurezza degli ambienti domestici», spiega sui social l’esperto Andrea Lunerti.
Nido d’api in casa? No al fai-da-te
Ricordiamo che quella delle api è una specie protetta, non si può quindi pensare di eliminarle in modo che venga danneggiato lo sciame. La rimozione dei nidi di api dalla case o dai giardini, e ancor più se si tratta di vespe, calabroni o altre specie di insetti, è una delicata operazione che va svolta da specialisti, i quali sanno come affrontare la singola situazione.
Ricorrere a soluzioni fai-da-te, come quelle che si trovano su internet (ce ne sono a centinaia con alloro, fuogeni, caffè,…), può mettere in pericolo la vita degli e addirittura anche dell’uomo, perché le api se percepiscono il pericolo potrebbero attaccare con l’intero sciame la persona che le sta minacciando.
Non chiamate i Vigili del fuoco, che non sono competenti riguardo questo tipo di operazioni. Dovete chiamare un apicoltore: sarà lui al limite a chiedere l’aiuto dei vigili del fuoco in caso il nido d’api si raggiungibile in maniera troppo difficoltosa e pericolosa.
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