Il primo è stato installato a breve distanza dall’area interessata dall’incendio ed il secondo ad alcune centinaia di metri in direzione dei Castelli romani.
L’incendio aveva provocato una enorme colonna di fumo nero, visibile anche a decine di chilometri di distanza, che aveva interessato la qualità dell’aria della zona tra Roma sud e i Castelli romani.
È stato ritirato il primo campione ed è stato trasferito presso il laboratorio per essere analizzato.
Ora sono arrivati i primi risultati. Registrato un “Valore di diossina nettamente superiore a limiti di riferimento”, spiega l’Arpa. Questo valore è 37: il massimo consentito dalla legge è di 0.3.
Ulteriori analisi sono in corso e risultati verranno dati appena disponibili.
LA VERIFICA DELLE CENTRALINE
Sono stati analizzati i dati delle stazioni fisse della rete di monitoraggio della qualità dell’aria. La stazione della rete fissa di monitoraggio più vicina all’impianto è quella denominata “Ciampino” che si trova a circa 1,6 km metri a nord dall’area interessata dall’incendio.
“La concentrazione di PM10 del 29 luglio è stata pari a 19 µg/m3 , valore ampiamente inferiore al limite giornaliero del PM10 (50 µg/m3 ) e simile a quello registrato nella giornata di venerdì”, spiega ancora Arpa. “La centralina di Cinecittà (Roma), che si trova a circa 9km a nord-ovest dell’incendio, il 29 luglio ha misurato un valore di PM10 di 18 µg/m3 , in linea con quello misurato il giorno precedente e non è stata, quindi, interessata dalle polveri generate dall’evento. Nell’area urbana del Comune di Roma in nessuna stazione si sono registrati superamenti del valore limite di PM10.
Vigili del fuoco ancora sul posto a Ciampino
Intanto le squadre dei Vigili del fuoco hanno continuato per tutta la notte le lunghe operazioni di estinzione delle fiamme ancora attive nel sito per la raccolta dei rifiuti a Ciampino.
Il lavoro è stato effettuato con i mezzi per il movimento terra utili a spostare e smassare i cumuli bruciati per poi bonificare i focolai residui.
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