Ha rapito e picchiato un uomo che gli aveva commissionato dei lavori edili ad Anzio e Roma e non li aveva pagati, oggi a processo, ha raccontato al giudice la sua versione dei fatti.
L’imputato è il 37enne T.A., accusato di sequestro di persona ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’uomo, originario del napoletano ma residente a Nettuno, ha risposto alle domande del giudice.
Questa la vicenda: ad agosto del 2022 l’uomo è stato arrestato dalla Polizia di Latina per aver prelevato e trattenuto per 5 ore il committente dei lavori, che gli doveva circa 20mila euro, e per averlo picchiato riducendolo in gravi condizioni. L’episodio dopo una serie di minacce al telefono in cui si faceva riferimento alla malavita napoletana.
I lavori non pagati riguardavano un villino ad Anzio.
L’uomo ha detto al giudice che l’uomo sequestrato e aggredito (che ora è deceduto) più volte lo aveva preso in giro dicendo di aver fatto bonifici che invece non erano mai arrivati. Ha raccontato che era disperato perché aveva finito i soldi per gli operai e per il mantenimento dei figli”. Ad ottobre l’ultima udienza prima di arrivare alla decisione del Giudice.
