Nei giorni scorsi Ennio Borgia ha raccontato la sua storia di deportato nel lager di Dachau ad oltre 300 studenti dell’Istituto Garibaldi di Aprilia. È la storia di un adolescente che circa settanta anni fa si è visto privare della propria libertà e spensieratezza, una testimonianza viva e diretta che ha fatto presa nel cuore di tutti, professori e alunni. In un silenzio profondo ed un livello concentrazione impensabile per un pubblico così giovane, si è svolta, così, una lezione di Educazione Civica su una delle tragedie più feroci della storia umana. Ennio Borgia, sollecitato dalle interminabili domande poste dai ragazzi, non ha risparmiato nulla di quell’orribile esperienza che l’ha visto vittima della ferocia nazista nel campo di concentramento di Dachau, a soli 16 anni. Le paure, le fughe, le umiliazioni, le torture, la dignità calpestata, la morte vista con gli occhi, la solidarietà nella solitudine e l’indicibile senso di disperazione diffuso.
La lezione si è chiusa con numerose foto ricordo, abbracci ed anche una canzone polacca che Ennio ha improvvisato commosso con un alunno polacco presente in aula.