Coinvolto quindi l’hinterland di Roma sud – zona Castelli Romani, oltre ad Ardea, Pomezia, Anzio, Nettuno, e Latina e provincia.
La tempesta denominata “Ciaran” sta attraversando l’Italia, in arrivo dall’Atlantico, dopo aver flagellato l’Europa occidentale con raffiche di vento registrate fino a 200 Km/h.
Colpita soprattutto l’Italia centro-settentrionale, mentre nel Lazio, fortunatamente solo sfiorato dalla tempesta, si prevedono piogge a tratti e il vento si “limiterà” a circa 50 Km/h, soprattutto nelle mattinate di venerdì 3 novembre e di domenica 5 novembre.
Questa la mappa diffusa dalla Protezione civile del lazio per il giorno del 3 novembre
Le temperature previste
Temperature previste dal sito 3BMeteo alle ore 12 di sabato 4 novembre
- Roma 18°
- Pomezia 18°
- Frascati 16°
- Marino 16°
- Albano 16°
- Velletri 16°
- Anzio 19°
- Aprilia 19°
- Cisterna 18°
- Latina 19°
- Terracina 19°
Come funziona un’allerta Meteo?
Come funziona l’allerta meteo? In Italia la gestione del sistema di allerta nazionale è assicurata dal Dipartimento della Protezione Civile e dalle Regioni attraverso la rete dei Centri Funzionali. Osservando le previsioni delle 24-48 ore successive, ogni giorno a metà pomeriggio viene diramato un bollettino di criticità a livello nazionale che descrive i possibili rischi sul territorio causati dall’arrivo del maltempo.
I 4 livelli di criticità
Esistono 4 livelli di criticità: Verde (criticità assente), Giallo (ordinaria criticità), Arancione (moderata criticità) e Rosso (elevata criticità). L’allerta può riguardare fenomeni meteorologici o idrologici (cioè derivanti dall’azione delle acque superficiali come fiumi o torrenti) i cui effetti possono essere localizzati o diffusi sul territorio.
Cosa significa allerta meteo gialla?
L’allerta meteo di grado giallo è un’avviso di ordinaria criticità diramata dalla Protezione Civile in caso di fenomeni meteo localizzati e intensi o diffusi non intensi anche persistenti.
Quali sono gli scenari?
– Possibili isolati fenomeni di erosione, frane superficiali, colate rapide detritiche o di fango.
– Limitati fenomeni di alluvionamento nei tratti montani dei bacini a regime torrentizio.
– Repentini innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori (piccoli rii, canali artificiali, torrenti) con limitati fenomeni di inondazione delle aree limitrofe.
– Fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione acque, scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali.
– Occasionali fenomeni franosi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili.
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