Rocca di Papa, il parco La Pompa chiude 4 giorni per la manutenzione degli alberi, dal 20 al 23 novembre: è quanto comunica in una nota stampa l’Amministrazione comunale di Rocca di Papa. “Verrà svolto – si legge nella nota municipale – il servizio di potatura ed abbattimento delle alberature radicate nel Parco comunale La Pompa das pèarte della società Igiene Urbana Evolution srl, aggiudicataria del servizio di ingiene urbana e manutenzione del verde pubblico comunale.
La chiusura
In particolare, la chiusura avrà luogo da lunedì 20 novembre a giovedì 23 novembre, dalle ore 08,00 alle ore 17,00. La chiusura potrà essere sospesa p anticipata nel caso di fine lavori anticipato”.
Il parco è situato a ridosso delle vie dei Chiusini, Pozzo del Principe e proprietà private della zona. Tutti gli ingressi saranno chiusi ed interdetti con apposito nastro di segnalazione bianco-rosso.
Rocca di Papa
Rocca di Papa, chiamata semplicemente ‘A Rocca in molti dialetti dei Castelli Romani) è un comune italiano di 17 484 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio, parte della Comunità montana Castelli Romani e Prenestini e sede del Parco regionale dei Castelli Romani.
Anche se l’abitato moderno nacque solo nel Medioevo, il territorio rocchigiano era già stato abitato fin dal I millennio a.C.: Monte Cavo era infatti l’antico Mons Albanus sacro ai Latini, sulla cui vetta sorgeva il tempio di Giove Laziale, e alcuni storici suppongono che sulla sponda orientale del Lago Albano, in buona parte ricadente in territorio rocchigiano, sorgesse la leggendaria capitale latina di Alba Longa. Nel periodo medioevale, fu infeudata ai Conti di Tuscolo, agli Annibaldi, agli Orsini ed infine, tra il 1427 ed il 1870, ai Colonna. Nel 1855, i cittadini rocchigiani si ribellarono ai Colonna e proclamarono l’effimera Repubblica di Rocca di Papa.
Le aree naturali
A Villa Barattolo, in località Villini, presso il centro storico di Rocca di Papa, ha sede il Parco regionale dei Castelli Romani. La villa, di costruzione liberty, si estende su circa 1000 metri quadrati in tre piani, ed è stata acquisita dall’Ente Parco nel 1989 assieme ai 7500 metri quadrati di giardino annesso.
Oggi ospita il quartier generale dell’Ente Parco, assieme a percorsi didattici sul Parco.
La vetta di Monte Cavo assieme alle sponde del lago Albano, sono considerate dal Parco regionale dei Castelli Romani zone in cui la flora originaria dei Colli Albani – rappresentata dal cosiddetto bosco Q.T.A., querce, tigli ed Aceri- è resistita all’avanzare del castagno, introdotto per ragioni economiche tra Cinquecento e Seicento e che oggi popola l’80% del territorio del Parco.
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