Partiamo dai dati ufficiali del teleidrometro
Impietosi i dati del teleidrometro (installato nel centro federale gandolfino). Il 10 settembre scorso lo strumento altamente tecnologico ha rilevato, alla sua prima analisi del lago Albano, – 2,66 metri. Il dato più recente pubblicato quest’oggi giovedì 16 novembre e relativo alla misurazione effettuata il 12 novembre scorso segna, dopo due mesi di piogge particolarmente intense nelle ultime 3 o 4 settimane, -2,61 metri, vale a dire – 5 centimetri di acqua solo negli ultimi 2 mesi.
Ovviamente, non abbiamo dati più ‘antichi’ rilevati dal teleidrometro, visto che lo strumento, come anzidetto, è stato installato di recente, poco più di 2 mesi fa.
Grottaferrata Sostenibile
Diverso è il discorso per Grottaferrata Sostenibile. In tal caso, i dati più vecchi ci sono, relativi proprio a 12 mesi fa, sono ‘fai da te’, ossia rilevati in modo assolutamente rigoroso e preciso, ma manuale, con un metro di precisione, sempre sullo stesso punto, in modo molto serio.
Questi dati pubblicati poco fa da ‘Grottaferrata Sostenibile’ non solo confermano l’allarme, non solo combaciano perfettamente con quelli del teleidrometro, ma segnano, negli ultimi 12 mesi, – 28 centimetri d’acqua nel lago Albano.
Cambiamento climatico, ma non solo
La spiaggia continua quindi ad allungarsi progressivamente e l’acqua a ritirarsi, anche in pieno autunno. Il problema della siccità è, certo, una questione globale, il cambiamento climatico è sotto gli occhi del mondo intero, piove e nevica sempre meno e l’abbassamento del livello delle acque riguarda tutti i laghi e fiumi del globo, non solo il lago Albano di Castel Gandolfo e quello di Nemi.
Ma di sicuro si preleva troppo anche dalla falda acquifera dei Castelli Romani, sovrasfruttata dalle troppe attività antropiche, costruzioni ed usi civili e industriali.
Il consumo del suolo eccessivo, specie ai Castelli, è una vera piaga, almeno secondo molti ambientalisti. Inoltre sarebbe necessaria anche una riduzione dell’uso d’acqua quantificata in almeno il 30%, così ha sostenuto al nostro giornale, di recente, un esperto del settore (per leggere l’intervista, clicca qui)
Secondo altri esperti, sul bacino Albano di Castel Gandolfo peserebbero (per leggere l’intervista, clicca qui) anche i prelievi diretti dal lago Albano sia di Acea (pari a circa 200 litri al secondo – H24) che del Vaticano pari, così si sussurra nelle stanze del potere nazionale, a circa 100 litri al secondo H24.
Totale: 300 litri d’acqua al secondo H-24. Una vera e propria emorragia costante e continuativa di acqua senza sosta che starebbe mettendo a rischi concreto e reale l’intero ecosistema lacustre.
A breve riunione interistituzionale
L’Amministrazione comunale di Castel Gandolfo, guidata dal sindaco Alberto De Angelis, insieme al delegato al lago, il vicesindaco Cristiano Bavaro, stanno monitorando costantemente, con estrema attenzione, l’andamento dei dati e della situazione del lago Albano.
A breve è attesa una riunione interistituzionale con gli attori principali deputati ad affrontare e limitare, quanto più possibile, l’abbassamento delle acque del lago in cui ovviamente sarà presente l’amministrazione gandolfina.
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