Donati alberi, ma non ai comuni
Abbiamo donato centinaia di alberi e arbusti autoctoni alle scuole e alle associazioni, gli unici che non hanno accettato le nostre donazioni in alberi sono stati proprio i Comuni, a cui avevamo chiesto solo lo spazio per piantarli e il fatto che dovessero curarli, l’idea era di fare foreste urbane per combattere i cambiamenti climatici. Certo chiedevamo anche coerenza nel non abbattere alberi ne di capitozzarli, ne di svendere boschi di proprietà comunale, forse abbiamo chiesto troppa coerenza.
Le Feste dell’Albero
Molti ci fanno notare che non possono passare inosservate le “feste dell’albero” con una manciata di alberi piantati, quasi sempre alberature stradali senza spazio per le radici, quando durante l’anno i Comuni ne tagliano a centinaia e svendono le proprie aree boscate.
È triste constatare come i Comuni abbattano alberi vetusti, vere e proprie testimonianze del nostro patrimonio naturale, per poi cercare di guadagnare immagine piantando qualche alberetto il 21 novembre, in occasione della festa dell’albero.
Potenza e bellezza dell’albero
Nonostante la potenza e la bellezza degli alberi siano riconosciute da tutti come elementi essenziali per contrastare il cambiamento climatico e preservare la biodiversità, i Comuni si limitano ad un gesto simbolico e privo di concretezza. Questa pratica è solo una maschera che nasconde la reale mancanza di volontà politica nel promuovere una vera sostenibilità ambientale.
L’abbattimento degli alberi, oltre a causare la distruzione di ecosistemi interi, riduce la capacità di assorbimento del CO2 e altera il delicato equilibrio della natura. Piantare alcuni alberi in occasione di una festività non basta a compensare questo danno. È necessario un impegno costante e una politica di tutela del verde urbano che vada oltre i meri proclami. Per questo decine di associazioni e cittadini hanno promosso un Manifesto di azione e creato il coordinamento “Alleanza per le foreste dei Castelli Romani” cui anche i volontari di RiforestiAmo aderiscono.
Il greenwashing
Chiediamo ai Comuni di smettere di utilizzare il greenwashing come strumento di propaganda. Le nostre città necessitano di politiche concrete volte a preservare gli alberi che sono presenti e promuovere la piantumazione di nuovi alberi durante tutto l’anno, come forma di investimento per il futuro delle generazioni a venire.
È urgente una presa di coscienza da parte delle istituzioni, affinché si investa davvero nella conservazione del patrimonio alberato delle nostre città. Dobbiamo porre fine a questa pratica ipocrita di distruggere la natura e poi piantare qualche alberetto per lavarsi la coscienza.
Il cambiamento reale inizia con azioni concrete e responsabili. È necessario che i Comuni adottino politiche di pianificazione urbana che pongano l’attenzione sul verde pubblico, sulla creazione di parchi urbani e sulla salvaguardia degli alberi già presenti.
Società sostenibile
Solo così potremo davvero affermare di vivere in una società sostenibile, dove la protezione dell’ambiente non è solo un’esibizione di facciata, ma una vera e propria missione per garantire un futuro migliore per tutti. Non possiamo più tollerare il greenwashing dei Comuni: è tempo di agire per un vero cambiamento.
Leggi anche:
‘Frascati, la sindaca Francesca Sbardella: “Il Natale sarà bellissimo nonostante il dissesto”’.