La rivendita
La storica rivendita dei prodotti bio/artigianali (situata all’incrocio tra via Appia Nuova e via del Sassone) dopo aver cessato le attività lo scorso 4 novembre, le ha riprese ieri, lunedì 27 novembre, almeno temporaneamente (un Monaco ci riferisce, per la precisione: “per qualche giorno/settimana”) perché l’Abate, ossia il responsabile dell’intera struttura religiosa, ha una trattativa in pieno corso per la vendita dell’enorme tenuta che si è rivelata più complessa e lunga del previsto. Il trasloco a Fano (nelle Marche) è stato quindi rinviato dai religiosi.
La compravendita col Gruppo Immobiliare Millennium
A trattare coi Monaci Trappisti l’acquisto della tenuta vi sarebbe tra gli altri – il condizionale è d’obbligo – anche un grosso Gruppo Edile (attivo sia a livello nazionale che internazionale) specializzato nella costruzione di quartieri residenziali.
È la Fondazione Millennium: starebbe cercando di mettere le mani sui vari immobili di assoluto pregio, tra cui la seicentesca villa della Sirena, la ex fabbrica di cioccolato, l’abbazia, la falegnameria, il romitorio, la chiesa, l’eremo dei Monaci, etc, oltre ovviamente ai circa 35 ettari di campagna, tra orti, uliveti e vigneti, che confinano con la via Appia Nuova, ossia il cuore pulsante della Tenuta stessa. Ovviamente, non sappiamo di preciso per farci cosa.
Il Gruppo Immobiliare in parola è specializzato, come anzidetto, nella realizzazione di quartieri residenziali, ma si occupa anche di altro: strutture commerciali, logistiche e direzionali.
Il sindaco di Marino, Stefano Cecchi
A proposito di tale compravendita e del futuro della meravigliosa ed estesa tenuta dei Trappisti, “Rimane invariato – ci spiega il gentile sindaco di Marino, Stefano Cecchi, da noi sollecitato su tali vicende – quello che ho detto qualche settimana fa. Girano tante voci, si sente parlare di tanti progetti.
Come comune di Marino non abbiamo ricevuto nessuna proposta. Qualcuno si è presentato a palazzo Colonna 6 mesi fa, ma quella vecchia proposta è completamente naufragata. Ad oggi, nessuno si è fatto avanti”.
“No a piscine”
Secondo un Monaco attivo nella struttura, in realtà, l’assessore all’Urbanistica della città del vino (di cui non ha fatto il nome) avrebbe già “messo le mani avanti – così ci ha spiegato difatti a microfoni spenti l’importante religioso – per paura di nuovi scandali giudiziari e mediatici che in passato hanno colpito il comune di Marino e, in particolare, alcuni politici marinesi.
Quindi il comune – ha continuato il monaco – ha negato il consenso a costruire piscine, cosa che invece era stata richiesta da un Gruppo Immobiliare. Il comune di Marino è stato chiaro sul punto – ha specificato il Monaco – l’ha ribadito più volte: no a piscine”.
“No a villette a schiera o a colate di cemento sui 35 ettari di verde”
“In modo altrettanto chiaro, la Soprintendenza – sempre secondo il Monaco – ha detto che i 35 ettari in futuro non si potranno toccare in nessun modo, non solo per costruire eventuali piscine, ma nemmeno per fare villette a schiera, palazzi o colate di cemento varie, perché sull’area vi sono probabilmente preesistenze archeologiche di estremo valore”.
La Soprintendenza
“Sulla questione della Tenuta dei Trappisti di Marino – ci spiega una fonte istituzionale della Soprintendenza che preferisce non comparire – è in corso la verifica dell’interesse puntuale Culturale dell’Ufficio”.
I Monaci
I Monaci, da noi interpellati di persona, ci hanno spiegato anche, in buona sostanza, che non hanno intenzione di permettere che abbiano luogo speculazioni sulla loro storica tenuta, tanto amata dai cittadini dei Castelli Romani, visto che non si potranno nemmeno abbattere e ricostruire gli edifici esistenti, ma solo ristrutturarli con lo scopo di un eventuale cambio di destinazione d’uso. Ma niente di più.
Ai Monaci sono giunte anche altre importanti offerte, oltre a quella del Gruppo Millennium – e loro – così possiamo affermare sempre con certezza – le stanno vagliando con estrema attenzione.
Questa è la loro parola d’onore e noi siamo certi che l’abate Loris Tommasini, considerato molto vicino al Cardinale Marcello Semeraro, e tutti i religiosi della struttura, la rispetteranno alla lettera.
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