Tutti hanno sottolineato che i due commissariamenti di Nettuno sono stati subiti quando al governo c’era il centrodestra. “La mafia non è né di destra né di sinistra – ha detto il moderatore Pelagallo – lega con chi gli da spazio, ma il centrodestra che si è dimostrato un argine meno forte”.
Al tavolo dei relatori il Segretario provinciale del Pd Rocco Maugliani, il consigliere regionale del Pd Eleonora Mattia, e Giampiero Ciofreddi dell’Associazione Libera.
Prima dei relatori a prendere la parola alcuni esponenti del Pd e delle Associazioni locali.
Dello stesso tenore gli interventi di Marco Federici e Roberto Alicandri, ex consiglieri del Pd.
“Siamo al secondo scioglimento – ha detto Marco Federici – e non è stato sviluppato nessun anticorpo. Ad essere sciolte due giunte di centrodestra ma noi a Nettuno, prima dello scioglimento, abbiamo mandato a casa l’Amministrazione Coppola. L’opposizione unita si è schierata contro la maggioranza di centrodestra, prima del provvedimento del Governo e quello che dobbiamo fare oggi è ripartire da subito con il confronto e la mobilitazione di tutta l’opposizione unita. Un gruppo che ha contrastato fin dal primo giorno l’amministrazione Coppola rimando in un perimetro che non comprenda nessuno che abbia sostenuto il centrodestra. L’opposizione unita deve avviare un dialogo in fretta, perchè le battaglie che andavano fatte le abbiamo fatte”.
Rosario Variale, del Pd, ha sottolineato l’importanza di puntare su una campagna elettorale contro la mala gestione della destra, sull’onda del percorso che ha portato all’elezione di Chiavetta Sindaco.
“Sono d’accordo con Variale – ha detto Alicandri – la giunta Coppola è stato un bis del passato, anche altri hanno fatto errori, ma non così gravi. Io stasera speravo fosse presente anche il resto dell’opposizione a Coppola che condivide con noi il merito di averli mandati a casa prima dello scioglimento”.
A prendere la parola in sala anche Simonetta Pagliaricci di Apa. “Bisogna avere il coraggio – ha detto – di lasciare a margine chi è equivoco anche se ha dei pacchetti di voto, dobbiamo superare la fase inc ui di fronte a questa situazione ci sono cittadini assenti e silenti”.
Pieno di energia l’intervento di Leda Cochi. “Bisogna ricostruire un tessuto sociale di impegno e partecipazione – ha detto – noi avevamo i partiti che ci hanno coinvolto nella politica, guardando alle capacità e competenze personali e alla moralità, di fatto eravamo anche più controllati. La Politica, il partito, facevano una selezione che ora non c’è più. Bisogna guardare a persone capaci, bisogna fare i programmi, girare sul territorio e capire chi sono i cittadini preparati e rispettabili. Dobbiamo programmare insieme e guardarci in faccia”.
Quindi ha preso la parola Paolo Delli Carri che ha annunciato la creazione di una Lista per convincere i cittadini ad andare a votare contro l’astensione. “Se votano tutti – ha detto – i pacchetti di voti delle famiglie mafiose sono ininfluenti”.
A prendere la parola anche i delegati delle Associazioni culturali, dal Cinema in Strada a
Baraonda sono qui per ascoltare, alla Stella del mare che hanno sottolineato l’importanza della cultura in un percorso di ricostruzione sociale a Nettuno.
Anche un cittadino da anni impegnato per la riapertura delle discese al mare ha detto la sua chiedendo più attenzione al tema.
Quindi è stata la volta del Segretario provinciale del Pd Rocco Maugliani, che ha marcato una differenza tra i comuni di Anzio e Nettuno.
“Ringrazio chi ha organizzato questo evento – ha detto – si rimette la politica al centro del dibattito. Anzio e Nettuno rischiano un lungo stop, ma a Nettuno il centro sinistra, l’opposizione, è stata in grado di bloccare certi meccanismi che si stavano reiterando. La mappa dei clan è nota e oggi dobbiamo mettere in campo un progetto alternativo che sia credibile. Il centrodestra anche al governo è contro le buone praticheamministrative, contro gli argini alle mafie, anche nelle procedure di gara. Noi dobbiamo mettere in campo impegno e recepire le indicazioni delle associazioni sulla cultura, dobbiamo essere un’alternativa credibile”.
Anche Antonio Taurelli, ex consigliere comunale del Patto, ha sottolineato l’importanza di avviare un dialogo come opposizione in un campo stretto, che escluda categoricamente chiunque abbia sostenuto l’amministrazione di centrodestra e riparta dal confronto con chi ha condiviso le ragioni dell’opposizione.
Ciofreddi di Libera, invece, ha incentrato il suo intervento sulle infiltrazioni mafiose sul Litorale, ripercorrendone la storia. “E’ stata comprovata la compromissione degli ambienti politici e dell’economia ad Anzio e Nettuno, la mafia cerca queste strade per agire nel territorio e i segnali sono stati a lungo ignorati. Le mafie sono potenti perché riescono a dotarsi di capitale sociale e relazioni sociali, con le imprese e la politica. In questi anni c’è stata una perdita di attenzione anche da parte della sinistra su questi fenomeni e queste persone che invece devono essere stigmatizzate anche da un punto di vista sociale”.
E’ stato un intervento appassionato quello del consigliere regionale del Pd Eleonora Mattia. La vicepresidente della Commissione antimafia, con le sue parole, ha certificato una frattura profonda della compagine democratica locale e una certa distanza anche dalla segreteria provinciale.
“Grazie a Maria Cupelli di Anzio – ha detto – ho organizzato in Regione un incontro con le Associazioni contro le mafie e siamo riusciti a portare ad Anzio la riunione della Commissione antimafia a porte chiuse. A mio avviso è stato un segnale importante, voglio dire che c’è attenzione costante sul territorio. Voglio anche dire – ha poi aggiunto – che cosa si deve o non si deve fare in certi territori in cui si vive una situazione politica compromessa. Ad esempio non si devono mandare letterine prima delle riunioni e di incontri come questo – ha detto facendo riferimento alla lettera di sfiducia alla Segretaria del Pd di Nettuno Carla Giardiello – e non si deve parlare con chi ha dei contatti. Non basta dire li mandiamo a casa, bisogna marcare la differenza tra noi del Pd con chi non è di questa area e puntare su Imprenditori e Associazioni validi e specchiati per liberare questi territori dalla criminalità”.
A prendere la parola anche Luca Brignone, consigliere comunale ad Anzio. “Il Pd ad Anzio – ha detto – da 25 anni è assente o invisibile, serve un’alternativa politica. Vedo il grande rischio nella nostra città di perdere un’occasione storica di cambiamento, il rischio è quello di vincere e di non riuscire a governare. Fin da ora dico occhio ai perimetri delle possibili coalizioni che rischiano di essere ingovernabili”.
Maria Teresa Russo, ex consigliere comunale di Anzio eletta con i 5 stelle e passata a Sinistra Italiana ha parlato della necessità di costruire un’alternativa. “Rappresento un piccolo partito e a fronte di questa situazione c’è scoramento a livello sociale, serve avviare da subito un discorso politico su Anzio che è una realtà devastata”.
Maria Cupelli, della Direzione regionale ha sottolineato che “E’ importante organizzare iniziative di confronto tra politica e associazioni, il dialogo è essenziale. In un momento come questo ad Anzio e Nettuno, del tutto straordinario, la politica deve dare risposte straordinarie. Serve dare voce a tantissime persone per bene che chiedono di avere un punto di riferimento. In questo il Pd, al momento, non riesce ancora ad essere un riferimento ad Anzio. Scontiamo ritardi enormi e non siamo ancora interlocutori seri. Purtroppo questa situazione porta i cittadini persino a rimpiangere il passato. La politica – ha concluso – rivolta a Maugliani e alla Mattia – ha un dovere di organizzazione sul territorio”.