I due primi cittadini Veronica Felici e Maurizio Cremonini erano presenti, di persona, alla manifestazione di protesta contro l’inceneritore di Roma-Santa Palomba che si è svolta ieri, sabato 2 dicembre, sotto al Campidoglio, la storica sede del comune di Roma, insieme a loro varie rappresentanze di comuni dell’area Roma – sud e, in particolare, dei municipi dei Castelli Romani.
Presente anche la consigliera regionale di Albano-Cecchina Alessandra Zeppieri e l’ex sindaco di Pomezia, attuale consigliere regionale M5S, Adriano Zuccalà. Presenti in piazza anche moltissime associazioni No-Inceneritore, locali e nazionali.
Difatti nei giorni scorsi il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha reso pubblico il bando ed il progetto dell’impianto brucia-rifiuti destinato a incenerire 600mila tonnellate l’anno di spazzatura raccattata non solo dalla Capitale ma anche altrove, visto che la capacità di combustione dell’impianto stesso sarebbe più grande addirittura delle necessità della città eterna.
Dubbi su Albano e altri comuni
Qualche perplessità sulla posizione più defilata, rispetto a Pomezia e Ardea, dell’Amministrazione di Albano, presente con Maurizio Sementilli, assessore all’Ambiente. Il territorio di Albano confinerebbe con il mega impianto: inoltre, il mega forno brucia-rifiuti sorgerebbe a poche centinaia di metri anche dalla ultra 40ennale discarica di Albano.
È inoltre utile ricordare, a tal proposito, che proprio il comune di Albano, tra maggio e giugno scorsi, è stato prescelto da 12 comuni dell’area sud di Roma per fare da ‘capofila’ alla protesta anti-inceneritore dei primi-cittadini, con i rispettivi 12 Consigli Comunali che hanno votato, all’unanimità, un ordine del giorno congiunto, proposto proprio da Albano, in cui all’unisono tutti i municipi chiedono a sindaco, Giunta e Amministrazione albanense di divenire, in buona sostanza, ‘capofila’ dell’intera lotta politico-istituzionale.
Il comune di Albano era presente, lo ripetiamo, in piazza al Campidoglio, ma ‘solo’ – lo diciamo con tutto il rispetto del caso – con l’assessore all’Ambiente, Maurizio Sementilli: non c’erano né il sindaco, Massimiliano Borelli, né il vicesindaco, Luca Andreassi. In molti si aspettavano la presenza in piazza di uno dei due importanti politici, visto il momento decisivo nella lotta all’inceneritore.
Era presente, in piazza, tra gli altri, anche il comune di Castel Gandolfo, con il presidente del Consiglio comunale, Paolo Gasperini, ma anche – come anzidetto – rappresentanze politico-istituzionali di Ariccia, Marino e Ciampino. Assenti molti altri comuni che pure, in passato, era stati particolarmente attivi e presenti.
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