Si prevedono sul Lazio: precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale con quantitativi cumulati moderati”.
Questo il comunicato diffuso dalla Protezione civile che mette in guardia sulla possibilità di precipitazioni, anche a carattere di temporale. L’allerta meteo è di colore giallo, quindi nulla di preoccupante, sembrerebbe.
È certo che pioverà. Probabilmente, così dicono le previsioni, la pioggia inizierà stanotte (tra lunedì e martedì) per prolungarsi a tratti durante tutta la giornata. Il momento maggiormente a rischio di forti temporali è il primo pomeriggio, mentre le schiarite si dovrebbero vedere nella serata di domani (martedì 5 dicembre).
Previsioni meteo attendibili, ma…
Purtroppo bisogna mettere in conto che con i mutamenti climatici in corso a livello globale, il fattore “imprevedibilità” è sempre un rischio da tenere presente. Gli stessi meteorologi predicano continuamente la difficoltà (qualcuno dice ormai “impossibilità”) di prevedere le cosiddette “bombe d’acqua”, che quando colpiscono un territorio fanno davvero tanti danni.
Lo stesso bollettino della Protezione civile colora di giallo con puntini neri tutto il Lazio (vedi immagine d’apertura). In pratica si tratta di uno scenario che potrebbe variare da una semplice pioggerellina a temporali ben più forti. Dice la legenda abbinata alla mappa:
È la stessa Protezione civile che così descrive il quadro previsto:
“Lo scenario è caratterizzato da elevata incertezza previsionale. Si può verificare quanto previsto per lo scenario idrogeologico, ma con fenomeni caratterizzati da una maggiore intensità puntuale e rapidità di evoluzione, in conseguenza di temporali forti. Si possono verificare ulteriori effetti dovuti a possibili fulminazioni, grandinate, forti raffiche di vento.”
Per non farsi trovare impreparati, oltre a portare con sé un ombrello, è il caso di guardare bene il cielo, magari aiutandosi anche con le app in cui viene mostrata l’evoluzione meteo in tempo reale grazie alle immagini riprese dai satelliti geostazionari.
Tornerebbe utile anche la saggezza dei “vecchi” contadini, che riuscivano a prevedere pioggia fina o tempesta con un’occhiata al cielo e annusando l’aria.