Nel luogo dell’appuntamento è disponibile un grande parcheggio per le auto. La prenotazione è obbligatoria e si effettua inviando una mail a: [email protected].
L’iniziativa culturale, con tanto di guida d’accompagnamento, è promossa dalla Regione Lazio nell’ambito del tour di “Di Villa In Villa” curato dal Gruppo Archeologico Latino Latium Vetus Aps.
Di villa in villa
Parliamo di una serie di visite guidate straordinarie promosse, per l’appunto, dalla Regione Lazio, attraverso l’Irvit, l’Istituto Regionale Ville Tuscolane, inserite nella rassegna denominata ‘Di Villa in Villa’. Il costo del biglietto è di 10 euro mentre è gratuito per i ragazzi fino a 12 anni.
Prenotazione obbligatoria
Lo ripetiamo, la prenotazione è obbligatoria e si effettua inviando una mail all’indirizzo: [email protected]
I biglietti d’ingresso a musei e ville, laddove previsti, saranno a carico dei partecipanti. La manifestazione vede il patrocinio dei Comuni di Frascati, Grottaferrata e Monte Porzio Catone e si svolge in collaborazione con il Parco Archeologico di Tuscolo.
Villa Falconieri
Villa Falconieri, a Frascati, è la più antica delle Ville Tuscolane. Inserita nella Rete regionale delle Dimore storiche del Lazio, sorge in posizione elevata rispetto all’abitato, rivelandosi ai visitatori lungo una stradina secondaria che si dirama dalla provinciale per il Monte Tuscolo.
È stata costruita intorno alla metà del Cinquecento sul sito di un’antica villa romana per volere del vescovo di Melfi, Alessandro Rufini, in onore del quale la villa era conosciuta originariamente come Villa Rufina e poi come “la Maddalena”, dal nome di una piccola cappella che, per favorire i lavori di ampliamento della nuova costruzione, venne demolita. Intorno al 1546, infatti, la villa fu ingrandita per volere di Papa Paolo III Farnese che dal 1540 intraprese un’azione di rinnovamento del territorio di Frascati.
I lavori di completamento della villa vennero affidati a Nanni di Baccio Bigio, allievo di Antonio da Sangallo il Giovane. Nel 1563, a causa dei debiti, la famiglia Rufini fu costretta a vendere la villa che da allora vide avvicendarsi nella proprietà diverse famiglie della nobiltà romana: Cenci, Sforza, Gonzaga e Montalto. Questi ne modificarono la struttura più volte fino al 1620. Nel 1628 fu acquistata dai Falconieri, che ne furono proprietari fino al 1879, quando il complesso fu venduto a Elisabetta Aldobrandini Lancellotti.
Frascati
La città di Frascati si stende nell’area anticamente occupata da alcune ville di epoca romana imperiale, tra cui è da ricordare quella di Cicerone, e nel territorio originariamente pertinente al suburbio dell’antica Città latina di Tusculum. Considerata la perla dei Castelli Romani, sia per la splendida posizione geografica, che per le emergenze archeologiche, storico-artistiche ed ambientali che la caratterizzano, Frascati – il cui nome viene citato per la prima volta nel Liber Pontificalis verso la metà del IX secolo d.c. – crebbe di importanza dopo la distruzione di Tuscolo, avvenuta nel 1191.
Dopo alterne vicende, che videro protagonisti personaggi come Cola di Rienzo, Pio II Piccolomini – che fece erigere la prima cinta muraria della città -, il cardinale Guglielmo d’Estouteville, Lucrezia Borgia, Lucrezia della Rovere e Marcantonio Colonna, Frascati divenne proprietà dei Farnese e nel 1538 Paolo III Farnese la insignì del titolo di “civitas”.
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