Il salto nelle acque viene effettuato ormai da tantissimi anni sempre dallo stesso punto di Roma, ossia da ponte Cavour, a pochi passi dall’omonima piazza e dal monumento di Castel Sant’Angelo, l’antico carcere della città del Vaticano, ma è nato altrove, ossia al Gianicolo, come vedremo tra breve. Tornando al docufilm, la nuova serie tv verrà presentata ufficialmente stasera giovedì 14 dicembre a Cecchina, frazione di Albano Laziale, saranno presenti tutti i protagonisti del docufilm.
L’antica tradizione classe 1946
La tradizione, come anzidetto, nasce nel 1946 con il belga Rick De Sonay, passò poi nelle mani del romano Spartaco Baldini che di lavoro faceva il giostraio proprio al Gianicolo e morto ormai tanti anni fa.
La storia e la tradizione del tuffo è finita poi nelle mani di Maurizio Palmulli che salterà il prossimo primo gennaio 2024 per la sua 36esima volta; poi già in campo, nel docufilm e per i tuffi, c’è già quello che è considerato il suo erede naturale, Simone Carabella, che si tuffa da ben 15 anni. Inoltre a tuffarsi ormai da molti anni ed a portare avanti la tradizione ci sono anche Valter Schirra e Marco Fois.
78 anni di storia
Come accennato in precedenza, il primo tuffo di Mister Ok si è tenuto nel 1946, 78 anni fa. A compierlo, colui che ha dato inizio alla tradizione: l’italo belga Rick De Sonay. Nato nel 1899, era arrivato nella città di Roma nel 1945 e dall’anno successivo al suo arrivo nella capitale, per festeggiare il suo compleanno che era, per l’appunto, il primo gennaio, ha iniziato a tuffarsi nel Tevere indossando un costume da bagno e un cappello a cilindro che sono divenuti i suoi ‘marchi’ distintivi.
Il lancio a volo d’angelo a mezzogiorno in punto si teneva subito dopo lo sparo del cannone del Gianicolo da ponte Cavour che collega rione Prati a quello di Campo Marzio e che raggiunge un’altezza complessiva di 18 metri.
Una volta riemerso dall’acqua, mentre il pubblico si metteva ad applaudire, Rick De Sonay era solito fare il gesto dell’ “okay” con la mano per rassicurarlo sulle sue condizioni dopo l’impatto in acqua: è da questo saluto al suo pubblico che deriva il soprannome che lo ha accompagnato tutta la vita.
La storia di mister Ok al cinema con ‘Straziami ma di baci saziami’ di Dino Risi
Nel corso degli anni la figura di Mister Ok è diventata sempre più popolare fino ad arrivare al cinema: nel 1968, nel film diretto da Dino Risi “Straziami, ma di baci saziami” è stato proprio Rick De Sonay, il primo Mister Okay, a salvare Nino Manfredi, nei panni di un suicida nel Tevere.
In quelle prime decadi di tuffi, il Tevere poteva vantare acqua pulita e le ragazze e i ragazzi, spesso, si immergevano per farsi un bagno o, semplicemente, sostavano nelle sponde del fiume romano per prendere il sole.
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