Sul catino simbolo dell’area sud di Roma e del Parco dei Castelli Romani pesano il caldo anomalo, la poca pioggia ed i prelievi diretti di Acea e Vaticano che sarebbero pari – il condizionale è d’obbligo – a circa 700 litri al secondo, H-24, 365 giorni all’anno. Così ci riferiscono le nostre fonti istituzionali qualificate.
Il lago Albano travolto dalla crisi idrica
I dati del teleidrometro – il sofisticato apparecchio installato sullo sponde del lago l’11 settembre dall’Autorità di Bacino, di concerto con la Regione Lazio – sono chiari ed inequivocabili.
Meno 11 centimetri in (soli) 4 mesi
La prima rilevazione ufficiale e scientifica della storia del lago Albano di Castel Gandolfo sull’altezza delle acque, eseguita proprio l’11 settembre 2023, riporta a 2,66 metri. Il 14 gennaio scorso le acque presentavano una altezza di soli 2,55 metri, vale a dire meno 11 centimetri in (soli) 4 mesi, per l’appunto quelli autunnali ed invernali. Questi ultimi dati sono stati pubblicati nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 16 gennaio.
L’associazione Grottaferrata Sostenibile
Questi dati combaciano perfettamente, tra l’altro, con quelli rilevati manualmente, ma in modo serie e rigoroso, da Giancarlo della Monica, referente dell’associazione Grottaferrata Sostenibile, nonché delegato alla Sostenibilità del sindaco di Grottaferrata Mirko Di Bernardo.
“Ormai – scrive l’associazione Grottaferrata Sostenibile sui propri canali social il 14 gennaio – ogni considerazione appare superflua, oggi siamo a – 330 mm, 10 mm (ossia un centimetro, ndr) in meno rispetto a 13 giorni fa. Il lago continua clamorosamente ad abbassarsi nonostante sia inverno pieno.
Le misurazioni
Pubblichiamo l’aggiornamento di tutte le misurazioni perché sembra che non si sia compresa bene l’entità del problema. Se confrontare le misurazioni di dicembre 2022 con quelle di dicembre 2023 noterete un trend spaventosamente opposto.
Sappiamo bene che sono oltre 35 anni che il lago si abbassa e che c’è un problema che riguarda l’intera Falda dei Castelli Romani, ma mai prima d’ora ciò avveniva anche in inverno. E’ altrettanto evidente quindi che c’è un problema specifico che riguarda il nostro lago perché la situazione si è aggravata enormemente da circa 2 mesi a questa parte e continuare a generalizzare non aiuta di certo a risolvere il problema”.
Le misurazioni di Grottaferrata Sostenibile
28 ott. 2022 0
06 nov. 2022 -23 mm
20 nov. 2022 +4 mm
04 dic. 2022 +115 mm
18 dic. 2022 +155 mm
01 gen. 2023 +140 mm
15 gen. 2023 +165 mm
28 gen 2023 +192 mm
13 feb 2023 + 155 mm
26 feb 2023 + 145 mm
12 mar 2023 + 175 mm
30 mar 2023 + 150 mm
18 apr 2023 + 200 mm
02 mag 2023 + 225 mm
22 mag 2023 + 258 mm
04 giu 2023 + 268 mm
13 giu 2023 + 298 mm
28 giu 2023 + 260 mm
12 lug 2023 + 200 mm
02 ago 2023 + 70 mm
11 ago 2023 + 40 mm
27 ago 2023 – 45 mm
09 set 2023 – 110 mm
23 set 2023 – 165 mm
07 ott 2023 – 220 mm
21 0tt 2023 – 260 mm
05 nov 2023 – 235 mm
16 nov 2023 -245 mm
24 nov 2023 – 260 mm
07 dic 2023 – 265 mm
16 dic 2023 – 292 mm
31 dic 2023 – 320 mm
13 gen 2024 – 330 mm”.
I due nodi da risolvere
In merito alla crisi idrica che investe il lago Albano da tempo, in modo sempre più feroce, vi sono almeno due ‘nodi’ da risolvere. Il primo ‘nodo’: una buona parte dell’acqua che i cittadini dei comuni di Castel Gandolfo, Albano e Ariccia bevono ogni giorno (da 3 anni a questa parte) dai rubinetti di casa viene prelevata direttamente dal lago Albano o, per meglio dire, dal pozzo Acea ‘Sforza Cesarini’ situato a ridosso del bacino lacustre, a pochi metri dalle sue sponde.
300 litri d’acqua circa al secondo H-24, ossia quasi 26mila metricubi al giorno, una quantità di acqua sufficiente a riempire 123 appartamenti di 70 metri quadrati, con soffitto alto 3 metri, ogni 24 ore: tutto questo per 12 mesi l’anno, senza alcuna sosta, né d’estate né d’inverno.
I prelievi diretti
Il secondo ‘nodo’: a tutto ciò, si aggiungono poi anche i prelievi diretti del Vaticano, per le ville Pontificie, quelli di Eni, per una sua nota struttura di zona, oltre a quelli di vari privati attivi nei pressi del bacino. L’acqua prelevata dal lago Albano quindi dovrebbe essere in totale pari a circa 700 litri al secondo, H-24, 12 mesi l’anno, litro in più, litro in meno.
Consumo di suolo e aumento dei residenti
A pesare c’è poi sicuramente anche il generale stato di sovra-sfruttamento e depauperamento delle falde idriche dei Castelli Romani su cui gravano le troppe attività antropiche – civili e industriali – il troppo consumo di suolo e l’eccessiva ed esponenziale crescita urbanistica che hanno comportato l’aumento del numero dei residenti e quindi, di conseguenza, del consumo di acqua a scopi potabili, igienici, etc.
Il cambiamento climatico
Infine c’è il capitolo cambiamento climatico: piove e nevica sempre meno da anni, o per meglio dire da decenni. Queste condizioni generali, che non riguardano solo l’area dei Castelli Romani, ma tutta Italia, l’Europa ed il mondo, non fanno altro che peggiorare la situazione in cui versa il lago Albano di Castel Gandolfo.
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