I dati relativi all’altezza delle acque del lago Albano sono stati appena pubblicati (e sono anche certificati) dalla Regione Lazio, di concerto con l’Autorità di Bacino dell’Italia Centrale, l’Ente pubblico che si occupa della gestione del bacino vulcanico. Dati rilevati dal teleidrometro, un sofisticato apparecchio scientifico operativo, per l’appunto, da settembre scorso ed installato nei pressi del locale circolo Kayak.
Lago Albano in ‘profondo rosso’
Il 10 settembre, l’altezza delle acque rilevata dal teleidrometro era di 2,66 metri. Il 4 febbraio 2,54 metri, vale a dire meno 12 centimetri. La diminuzione delle acque del lago continua sempre più veloce ed inesorabile, anche in autunno-inverno.
Lo ‘spiaggione’ stile Los Angeles
Di pari passo con l’allungamento progressivo e sempre più rapido anche della Spiaggia, divenuta ormai una sorta di ‘spiaggione’ in stile Los Angeles e non più una sorta di mini-spiaggia da caletta. Spiaggia sempre più ampia, sempre più lunga, sempre più inquietante…
I dati rilevati dall’associazione Grottaferrata Sostenibile
I dati fortemente negativi rilevati dal teleidrometro, coincidono con quelli rilevati in modo manuale ma serio e rigoroso anche da Giancarlo Della Monica, referente dell’associazione Grottaferrata Sostenibile ed anche delegato alla Sostenibilità Ambientale della Giunta guidata dal sindaco di Grottaferrata Mirko Di Bernardo.
“Il Lago Albano – spiega l’associazione Grottaferrata Sostenibile sui suoi canali social – ha perso 6 metri in 39 anni, una media di circa 15 cm all’anno. Solo nell’ultimo anno, però, ossia da gennaio 2023 a gennaio 2024, ha perso ben 52 cm. È questo il dato drammatico che emerge dalle nostre misurazioni confermate dal teleidrometro dell’Autorità di Bacino.
“Servono misure ad effetto immediato”
Le proposte di soluzione che abbiamo letto sono tutte sacrosante e ci trovano d’accordo. Ma sono tutte a lungo e lunghissimo termine. Se anche da domattina si cominciasse tutti a perseguire i principi del consumo zero di suolo, desigillare aree asfaltate o cementate ove possibile, realizzare nuovi invasi ed opere di ingegneria naturalistica per favorire la corrivazione, occorrerebbero comunque anni e anni prima che gli effetti si ripercuotano positivamente sulla nostra falda. Un tempo che i dati ci dicono chiaramente che non abbiamo. Quindi è giusto lavorare per questi obiettivi. Ma si debbono nel contempo attuare misure che abbiano un effetto immediato.
“Razionare l’acqua, abbassare la pressione”
e cioè razionare l’acqua e abbassare la pressione di distribuzione in tutti i comuni dei Castelli Romani e limitrofi, almeno per un periodo che consenta al Lago e a tutta la Falda di poter recuperare almeno un po’. Adottare delle turnazioni di chiusura dell’acqua per un breve tempo oltre a dare tregua alla nostra Falda avrebbe una funzione educativa notevole sensibilizzando tutti i cittadini ad un uso più consapevole dell’acqua, stessa cosa dicasi per l’abbassamento della pressione, che tra le altre cose preserverebbe pure i nostri acquedotti. Capiamo benissimo che si tratta di un’azione coraggiosa e non semplicissima da attuare, ma se accompagnata da una forte campagna informativa si potrebbe tranquillamente attuare con effetti positivi ed immediati.
Riduzione ai prelievi diretti di Acea e Vaticano
Infine è auspicabile la sensibile riduzione ai prelievi diretti di Acea e Vaticano nel bacino, in corso da oltre 3 anni, acqua utilizzata al servizio dei comuni di zona”.
La manifestazione di domenica scorsa
Proprio sulle sponde del lago Albano di Castel Gandolfo, domenica scorsa, si è svolta una manifestazione di protesta volta a sensibilizzare la cittadinanza sulla gravissima crisi idrica che sta colpendo i due laghi dei Castelli Romani, ossia quello Albano e quello di Nemi.
Oltre ad altre innumerevoli aree umide dei Colli Albani. Su una cosa davvero tutti concordano, al di la delle singole opinioni: è necessario agire senza perdere più tempo per cercare di salvare, prima che sia troppo tardi, uno dei laghi più belli non solo di Roma sud, ma di tutta Italia.
La nuova e seconda riunione inter-istituzionale
A breve è attesa, presso la sede dell’Autorità di Bacino, una nuova e seconda riunione inter-istituzionale (per leggere gli esisti della prima, clicca qui) nel corso della quale varie autorità regionali e locali cercheranno di trovare soluzioni a tale gravissima crisi idrica. Speriamo si proceda con estrema celerità.
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