Si è costituto il 12 febbraio scorso a Pontinia in Aula Consiliare il comitato “BASTA RIFIUTI A PONTINIA”, alla presenza del Sindaco, di alcuni amministratori e cittadini.
Il comitato nasce dall’esasperazione della comunità di Pontinia che si sente aggredita dalla costruzione di un ennesimo impianto di trattamento di rifiuti sul suo territorio. Si tratta per l’esattezza del quarto impianto, in un territorio storicamente vocato all’agricoltura ed all’allevamento e che vede oggi seriamente minacciata la salute dei suoi abitanti e la tenuta delle sue attività economiche.
Così dichiara il presidente del comitato Ivan Attanasio in un comunicato stampa:
“Da molti anni ormai Pontinia è di fatto diventata meta di speculazioni private, che spostano nel nostro Comune i propri impianti di trattamento dei rifiuti: si è arrivati, nel giro
di poco tempo, all’insediamento di ben tre stabilimenti, in grado di soddisfare – da soli – il fabbisogno addirittura dell’intera provincia. Obiettivo del Comitato è liberare il territorio da questi impianti, la cui tossicità è ben nota ai più, comprovata e dimostrata da numerosi studi scientifici e medico- ambientali pubblicati nel tempo”.
Ciò che ha mosso alla costituzione del comitato è in particolare la paventata costruzione di un impianto per il recupero della frazione organica dei rifiuti e dei liquami bufalini, finalizzato alla produzione di biometano nell’ex stabilimento Miralanza.
“Davanti alla possibilità che proprio in questi giorni si paventa, della costruzione di un nuovo mega-impianto nell’ex stabilimento Miralanza, la cittadinanza intera dice: “Basta rifiuti a Pontinia” ed esprime la propria contrarietà all’ennesimo impianto, che avrebbe una capacità monstre di 160.000 tonnellate di rifiuti annui, con conseguenze ambientali rilevanti”.
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