Ma l’assessorato che guida sta portando avanti molti altri progetti, anche PNRR. Progetti che potrebbero cambiare il volto alla città: la prima isola ecologica di piazza ‘della Rotonda’, la seconda su piazza Carducci, che sarà anche la ‘stazione terminale’ della ciclabile del centro storico; poi ancora il cammino archeologico con vista anfiteatro comunale, la riapertura dei cisternoni e dell’ex serra, etc. Ne abbiamo parlato con lui.
Vicesindaco Andreassi, c’è resistenza contro l’abbattimento degli alberi di piazza Carducci da parte del mondo delle associazioni. Proprio Le associazioni lamentano poco coinvolgimento, su questo progetto come su quello della ciclabile in centro. È così? Le associazioni sono state ‘tenute fuori’ da questi due progetti?
La partecipazione prevede la possibilità di discutere insieme progetti e idee, quindi non mi sembra proprio che ci sia stata una carenza di dialogo. Abbiamo infatti incontrato più volte i commercianti di Piazza Carducci, le Associazioni e il Presidente delle Consulte.
E quando ci è arrivato uno studio da parte delle associazioni sugli alberi di Piazza Carducci, abbiamo fermato il cantiere e abbiamo incontrato le associazioni e tutti coloro che fossero interessati a parlarci. Condividendo con loro le controdeduzioni dell’agronomo che commentava le loro osservazioni in maniera puntuale.
Ma garantire la partecipazione dei cittadini non può portare a ignorare gli atti tecnici degli esperti nominati dal Comune per aderire a posizioni spesso non suffragate da alcun supporto scientifico.
Se due agronomi (il primo nel 2018) certificano che quegli alberi sono malati e a rischio per la sicurezza, se la decisione viene autorizzata dal Parco dei Castelli Romani e dalla Sovrintendenza, credo che procedere in tal senso non sia una scelta politica, ma un obbligo tecnico.
Alcune associazioni sono pronte a trascinare il Comune in Tribunale per presunto danno erariale contro l’abbattimento degli alberi di piazza Carducci: vuole commentare?
Credo che non abbiano idea di cosa significhi danno erariale. Noi stiamo parlando di un progetto approvato dalla Giunta all’unanimità, in cui il taglio degli alberi è una decisione obbligata, dettata da ragioni di sicurezza. Autorizzata, ripeto, da Parco e Sovrintendenza.
Con un costo imputato all’interno del quadro economico del progetto. Come possa esserci un danno erariale resta misterioso. Oltre a questo, lasci che sia io a porre una domanda: ma davvero non interessa a nessuno che quegli alberi fossero dichiarati a rischio stabilità?
Capisco che se un platano fosse caduto e avesse causato danni a persone ne avrebbero risposto penalmente il Sindaco e l’Amministrazione, non le associazioni, ma non mi pare un buon motivo per non avere alcuna preoccupazione per l’incolumità delle persone.
La nuova piazza Carducci sarà pedonale: avete in mente altre pedonalizzazioni di piazze della città? Ce ne può svelare qualcuna in anteprima?
Il nostro obiettivo è quello di restituire la città ai cittadini, anche se siamo consapevoli che per farlo occorre un percorso lungo, che necessita di interventi infrastrutturali, di scelte di mobilità sostenibile e anche di un cambiamento culturale.
Riappropriarsi degli spazi che negli anni hanno visto l’occupazione – spesso illegittima- delle autovetture è certamente un impegno che questa Amministrazione si è presa e che, a partire dal Centro Storico di Albano, sta progressivamente cercando di realizzare.
Ma so che nel frattempo bisogna lavorare per cambiare, senza traumi, il modo diffuso di pensare per poter indirizzare le comunità in cui viviamo verso scelte che siano ambientalmente, economicamente e socialmente sostenibili.
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