Non si capisce, obiettivamente, quale sia il merito del teatro, che non è né il più vecchio della provincia di Latina (ha meno di 40 anni), né il più capiente (è molto più grande il teatro Europa di Aprilia).
La deputata parla di «un regalo per celebrare anche nel migliore dei modi la presenza del capoluogo pontino nella rosa delle dieci città finaliste per il titolo di Capitale della Cultura Italiana 2026».
«Giornata storica per Latina»
«Grazie ad un emendamento che ho presentato oggi in commissione Cultura alla Camera – spiega la deputata della Lega Giovanna Miele -, anche il Teatro Gabriele d’Annunzio di Latina, al pari di altri palcoscenici italiani di grande rilievo, potrà essere finalmente dichiarato monumento nazionale».
«È una giornata storica per la nostra città e questo risultato, che rivendico con grande orgoglio e soddisfazione, è una vittoria per un territorio e la sua comunità che in questo importante presidio culturale si ritrova e si riconosce. Il teatro d’Annunzio non è solo una splendida cornice per opere e attività artistiche che nel corso degli anni ha saputo attrarre e accogliere, ma è soprattutto il simbolo culturale di Latina, cuore pulsante della nostra città.
Doveroso e giusto che anche il D’Annunzio, come tanti altri teatri del nostro Paese, possa godere di questo riconoscimento prestigioso».
Soddisfatti del risultato il sindaco di Latina Matilde Celentano e il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Massimiliano Carnevale.
«Come amministrazione comunale stiamo lavorando in sinergia con Governo e Regione per dare a Latina l’attenzione che merita una città giovane e dinamica come la nostra. I progetti del Pnrr e i finanziamenti per le infrastrutture sono un segno tangibile del lavoro di squadra che stiamo portando avanti sia come Lega sia come coalizione di governo con i nostri rappresentanti istituzionali», dice Carnevale.
«Attribuire al teatro comunale D’Annunzio il profilo di monumento nazionale è un riconoscimento che regala a Latina una quota di prestigio che evidentemente merita e che sapremo investire al meglio per la crescita culturale del territorio», aggiunge il sindaco.
Entrambi, naturalmente, ringraziano la Miele.
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