Gli edifici storici di Latina da inserire nel patrimonio mondiale Unesco
Latina è una delle più giovani città d’Italia. Nata col nome di Littoria durante il ventennio fascista, è una delle città di fondazione sorte a seguito della bonifica integrale dell’Agro Pontino. Venne inaugurata il 18 dicembre 1932.
Il centro si è sviluppato intorno a due piazze: Piazza del Popolo e Piazza della Libertà.
A Piazza del Popolo (Piazza del Littorio all’epoca della fondazione) ha sede il Municipio, con la caratteristica Torre Civica con orologio, alta 32 m. Al centro della piazza si trova la cosiddetta Fontana della Palla. Su un lato della piazza si sviluppa invece il porticato dell’Intendenza di Finanza. L’altra piazza è Piazza della Libertà (Piazza XXIII Marzo all’epoca della fondazione), dove c’è il Palazzo della Prefettura (vecchio palazzo del Governo).
Piazza del Popolo è tagliata dal Corso della Repubblica che lambisce Piazza San Marco (Piazza Savoia alla fondazione). Su questa piazza si affaccia la cattedrale di San Marco. Sulla stessa piazza, nell’edificio dell’ex Opera Nazionale Balilla, c’è il Museo civico Duilio Cambellotti.
Altro edificio caratteristico della città di fondazione è il Palazzo delle Poste di Angiolo Mazzoni, che progettò anche la Stazione ferroviaria. L’edificio delle Poste, situato in Piazzale dei Bonificatori (Largo XXVIII ottobre all’epoca della fondazione), è una delle opere più conosciute di Mazzoni, che conciliava l’architettura razionalista con richiami all’avanguardia futurista.
Piazza Roma è invece caratterizzata da condomini di impianto futurista realizzate nei primi anni quaranta.
Palazzo M, oggi sede del comando provinciale della Guardia di Finanza, è una costruzione voluta dal fascismo. La sua caratteristica è che nella forma ricalca la lettera «M», iniziale di Mussolini.
Nel Palazzo della Cultura, in Viale Umberto I, si trova la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Latina. La galleria venne originariamente istituita nel 1937 con il nome di Pinacoteca di Littoria. La collezione, in parte dispersa nel periodo terminale della seconda guerra mondiale, è stata ricostituita ed ampliata e contiene dipinti di artisti dal XIX al XXI secolo.
E ancora sono degni di menzione il palazzo dell’Intendenza di Finanza; l’Istituto Vittorio Veneto; il Palazzo di Giustizia; il Palazzo dell’Agricoltura; la Banca d’Italia; il Garage Ruspi; la Casa del Combattente; lo Stadio Comunale; le architetture residenziali INA, INCIS e ICP del Quartiere Nicolosi; Piazza del Quadrato; Piazza Dante i cui progetti sono presenti nell’Archivio «Oriolo Frezzotti» (architetto e urbanista).
I motivi per promuovere gli edifici storici di Latina a patrimonio mondiale Unesco
“Il recupero dei centri cittadini, il loro mantenimento, rappresenta un volano di sviluppo economico dalle enormi potenzialità. Esso può determinare un inesauribile programma di interventi mirati a garantire la vivibilità di intere aree urbane a vantaggio dei residenti, delle aziende coinvolte nei lavori”, si legge nella richiesta. “Un’azione del Governo, in tal senso, rappresenterebbe una fonte di valore aggiunto per l’economia dell’intera nazione”.
“L’inserimento degli edifici di fondazione di Latina nell’elenco dei siti patrimonio dell’umanità Unesco porterebbe ad una maggiore attenzione per il suo valore artistico e storico agevolandone la valorizzazione e la protezione; entrare all’interno di un circuito riconosciuto a livello internazionale consentirebbe una straordinaria visibilità al sito, sviluppando una maggiore capacità attrattiva a livello turistico”.
Opportunità anche per le altre città
“Tale riconoscimento per la città di Latina potrebbe costituire il primo tassello per il riconoscimento del prezioso percorso delle città di fondazione, ovvero tutte quelle dislocate a breve distanza l’una dall’altra che hanno condiviso la stessa sorte: Pontinia, Sabaudia, Aprilia e Pomezia”.
Per questo, la risoluzione impegna il governo Meloni “ad adottare le iniziative di competenza volte a includere gli edifici di fondazione del comune di Latina quali sito del patrimonio mondiale Unesco”.
I siti patrimonio Unesco in provincia di Latina e nel Lazio
I beni attualmente riconosciuti Patrimonio UNESCO nel Lazio sono:
- Centro Storico di Roma
- Villa Adriana a Tivoli
- Villa d’Este a Tivoli
- Necropoli etrusche di Cerveteri e di Tarquinia
- Macchina di S. Rosa a Viterbo, dal 2013 inserita nella lista del patrimonio immateriale dell’umanità Unesco
Al momento nessun sito in provincia di Latina è inserito nel patrimonio Unesco, ma è in corso la candidatura della Via Appia Antica, il cui tracciato insiste per un tratto proprio in provincia di Latina. Tra i firmatari del protocollo d’intesa per il riconoscimento del sito ‘Via Appia regina viarum’ nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco ci sono infatti per la provincia di Latina i Comuni di Cisterna, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia, Terracina, Monte San Biagio, Fondi, Itri, Formia, Gaeta e Minturno e la Provincia di Latina stessa. (Leggi: L’Appia patrimonio mondiale Unesco: firmano i sindaci romani e pontini)
Il complesso e lungo iter di valutazione da parte dell’ICOMOS (l’organismo consultivo del Comitato del patrimonio mondiale) è in corso. Al termine dell’iter di valutazione ci sarà la votazione che deciderà per l’inclusione o meno della via Appia Antica nella Lista Patrimonio Unesco, verosimilmente nell’estate 2024.
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