Ciampino, piazzava polpette avvelenate per cani e gatti
Esche piazzate non solo nei parchi, giardini ed aree verdi della cittadina aeroportuale situata in zona Roma sud. Ma anche per le strade e piazze. Ad annunciarlo è stata la stessa Amministrazione comunale guidata dalla sindaca Emanuela Colella.
“È stato identificato nella giornata di ieri dagli agenti della Polizia locale di Ciampino – scrivo il municipio di Ciampino in una nota stampa ufficiale – l’autore che disseminava esche pericolose in diverse aree del territorio comunale. Al momento sono in corso le attività consequenziali.
“Ringraziamo gli agenti del Comando di Polizia locale di Ciampino – commenta la Sindaca Emanuela Colella – per l’intervento importante che hanno messo a punto a tutela della nostra sicurezza”.
La caccia all’untore/untrice
La caccia all’untore/untrice, non sappiamo se sia un uomo o una donna, era partita nei giorni scorsi. Sui social. Varie persone avevano notato i bocconi avvelenati piazzati in città. La preoccupazione dei cittadini si è spostata dai social al Comando della Polizia Locale di Cimapino. Poi l’eco è arrivato sin dentro al municipio. Le indagini sono partite velocemente ed hanno portato all’individuazione “certa” – così ci viene riferita da un agente della Polizia Locale – di una persona.
Tale persona, già denunciata a piede libero, rischia ora il processo per direttissikma e la condanna penale.
Cosa rischia chi avvelena cani, gatti e altri animali?
“Chi lascia in strada bocconi avvelenati o altre esche in ogni caso pericolose – questo prevede il Codice Penale in vigore in Italia – commette reato anche se nessun animale dovesse trovare la morte. La condotta è riconducibile alle seguenti fattispecie: art. 674 del codice penale. Getto pericoloso di cose, punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a 206 euro”.
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