Delusione, ovviamente, per l’intera città di Latina e per la cittadinanza. Ancora nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’Amministrazione comunale di Latina guidata dalla sindaca Matilde Celentano. Silenzio anche sui social municipali.
La delusione a Latina
In attesa del commento ufficiale dell’Amministrazione di Latina, i primi commenti si dividono tra critici e sostenitori.
Letizia scrive: “Grazie lo stesso per averci provato!! Riproviamoci con la proposta del Ministro per la città “medio-piccola” Capitale dell’Arte Contemporanea. La nostra città ha tanti artisti affermati, se lo meriterebbe”.
Di parere opposto Anna: “Bocciati su tutta la linea, i nostri “grandi” amministratori. La prossima volta, prima di andare a fare figuracce in giro, studiate! Preparatevi! E, soprattutto, smettete di pensare che voi siete meglio e più furbi di tutti!”.
Michele invece si complimenta con i vincitori: “… stavolta vince L’Aquila! Complimenti agli aquilani!! Ma alla prossima… Forza Latina!!!”.
Filippo ironizza: “Cosa nn si fa x un po’ di vetrina…..”.
Josie è sicuramente tra i critici: “Oltre a tantissime questioni che riguardano progetti culturali e turistici, non ho mai visto un approccio a cambiamenti strutturali. Per citarne uno il piano dei mezzi pubblici a Latina viaggia ancora negli anni 90″.
Mimmo è più speranzoso: ” Comunque vada è un primo passo per smuovere lo stallo e polarizzare l’attenzione. Ad averne di iniziative analoghe”.
L’Aquila festeggia
Sul comunicato stampa della città de L’Aquila viene riportato con enfasi il trionfo del capoluogo abbruzzese:
“L’Aquila sarà Capitale Italiana della Cultura per il 2026. La proclamazione è giunta nel corso della cerimonia che si è tenuta questa mattina nella Sala Spadolini del Mic a Roma a cui ha preso parte il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Proprio il Ministro ha dato lettura del verdetto della giuria, presieduta da Davide Desario, con cui il capoluogo d’Abruzzo si è imposto davanti alle altre nove città finaliste: Agnone, Alba, Gaeta, Latina, Lucera, Maratea, Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese.
Per il Comune dell’Aquila hanno partecipato il sindaco, Pierluigi Biondi, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e il sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, che hanno manifestato sostegno alla candidatura aquilana supportata anche dagli Uffici speciali per la ricostruzione dell’Aquila e del cratere 2009 (Usra e Usrc) e dei territori colpiti dal sisma del 2016 (Usr).
Il dossier “L’Aquila città multiverso”, illustrato nel corso dell’audizione svoltasi il 4 marzo scorso nella sede del ministero dal sindaco Biondi, dal direttore della candidatura, Alessandro Crociata, dal coordinatore scientifico del dossier, Pierluigi Sacco, e dal direttore regionale dei Musei d’Abruzzo, Federica Zalabra, ha convinto la commissione esaminatrice.
Salute pubblica e benessere, coesione sociale, creatività e innovazione, sostenibilità socio-ambientale sono i quattro cardini del documento che si sviluppa su cinque assi portanti per la sua declinazione e realizzazione: la multiculturalità, la multiriproducibilità, la multidisciplinarietà, la multinaturalità e la multitemporalità.
Il sindaco de L’Aquila Pieluigi Biondi, a capo di una maggioranza di centro destra ha dichiarato:
“Sono estremamente felice e orgoglioso per un riconoscimento in cui abbiamo fortemente creduto, frutto di un viaggio iniziato nel 2021. Anche all’epoca, in piena pandemia, giungemmo alla finale per l’assegnazione del titolo di Capitale della cultura 2022, poi conferito all’isola di Procida.
Non ci siamo perduti d’animo e da quel risultato abbiamo preso spunto per immaginare e mettere a punto una nuova proposta che fosse ancor più valida, convincente e affascinante proprio come il territorio dell’Aquila e quello delle aree interne non solo dell’Abruzzo e del Centro Italia ma dell’intero Paese. La questione delle aree interne rappresenta la sfida del domani dell’Italia unitamente al problema dell’inverno demografico.
Questa vittoria certifica il valore che queste ampie porzioni della nostra Penisola rappresentano in una più ampia ottica di unità e coesione nazionale: città, borghi, paesi in cui sono concentrate straordinarie peculiarità e capacità in grado di dialogare con le realtà metropolitane e costiere, superando antistoriche logiche campanilistiche e distanze orografiche che anche grazie alla cultura possono essere ricucite”.
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