Per far luce sull’accaduto è stata chiesta una seduta della commissione Trasporti, Turismo e Marina dal capogruppo di Lbc Dario Bellini.
Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha infatti definanziato il progetto esecutivo della pista ciclabile L1, che avrebbe dovuto congiungere le autolinee di Latina all’ospedale Goretti. Il contributo era di poco più di 350 mila euro.
“Un progetto – spiega il consigliere Bellini – sul quale l’assessore Gianluca Di Cocco aveva dichiarato di aver scongiurato il definanziamento. Che invece, puntualmente, è arrivato”.
I problemi della pista ciclabile L1
Il tracciato presentava una criticità, perché i progettisti non si erano accorti che la pista passa per circa 80 metri, dei suoi oltre 4km, su un marciapiede che non è pubblico ma è di proprietà di un condominio e comunque ad uso pubblico.
“Si trattava di un errore emerso già in concomitanza con l’avvio del commissariamento del Comune e che l’attuale amministrazione in 10 mesi non ha saputo risolvere”, prosegue Bellini.
“Tutto questo ci preoccupa non poco, perché è indice dello scarso interesse che questa maggioranza dimostra verso tutte le politiche di mobilità sostenibile e che fa il paio con le decisioni prese sull’isola pedonale e sulla cancellazione di una parte della pista ciclabile che ricade nel cuore della città”.
La versione dell’assessore
Il progetto, secondo l’assessore alla mobilità Gianluca Di Cocco, «è uno dei due, assieme a quello che collega Piazza Dante a Piazza Buozzi (L2) finanziato da fondi extra bilancio comunale. In sede di verifica della progettualità ad inizio consigliatura ci siamo resi conto ( perché noi controlliamo) che il collegamento che aveva come tragitto Via Romagnoli, Goretti, nasceva con delle fortissime criticità e difformità, non solo quella menzionata dall’ex assessore alle piste ciclabili appunto Dario Bellini, vale a dire gli 80 metri di percorso su un marciapiede che non è pubblico, ma è di proprietà di un condominio, quindi privata».
«Tra i tanti orrori o errori, anche quello che non si teneva conto della neo pianificazione sosta e viabilità presso il garage Ruspi, delle isole a scomparsa di via Cesare Battisti. Criticità quindi create da un passato che non ci appartiene e su cui invece di andare a fare comunicati stampa di accusa, abbiamo preferito cercare di non perdere anche i finanziamenti per la pista L2 , economie strettamente correlati anche questi al progetto L1».
«Tra le scelte se perdere tutti i finanziamenti o recuperare il recuperabile, gli uffici energicamente hanno lavorato a stretto contatto con il ministero che nel frattempo in base al nuovo codice degli appalti ha chiesto una revisione dei progetti, che ci ha concesso solo ed esclusivamente un time per andare avanti (come abbiamo fatto e appaltata) della realizzazione del tratto Piazza Dante, Piazza Buozzi. Ora ritengo che qualcuno dovrebbe cospargersi il capo di cenere e fare un mea culpa invece di utilizzare un metodo arrogante e vista la situazione anche inopportuno».