La Corte d’Appello ha infatti confermato le condanne emesse dal gup di Roma Rosario Saulino nell’ambito del processo in rito abbreviato contro il clan Gallace. Il clan era stato sgominato nell’operazione Tritone del febbraio 2022.
La sentenza di appello, dopo quella di primo grado, ha confermato l’esistenza nel territorio di Anzio e Nettuno di una pericolosa associazione di tipo mafioso, che ha costituito una locale ‘ndrangheta. Quest’associazione di stampo mafioso era arrivata a condizionare anche le locali amministrazioni.
Questa pronuncia conferma il grande e importante lavoro dei sostituti procuratori della Direzione distrettuale antimafia romana Giovanni Musarò, Francesco Minisci ed Eleonora Fini e il massimo impegno profuso dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale e della compagnia di Anzio.
«Abbiamo assistito per anni alla sottovalutazione dei fenomeni mafiosi nei nostri territori da parte di una vasta porzione della classe dirigente locale. Questa sottovalutazione ha anche contribuito a determinare la diffusione e la pervasività del “cancro mafioso”». Così hanno commentato l’associazione coordinamento antimafia Anzio-Nettuno, la rete no bavaglio liberi di informare e le reti di giustizia – il sociale contro le mafie.
«Ora ci aspettiamo che le istituzioni colpiscano tutti i livelli di responsabilità senza alcuno sconto, infine ringraziamo la DDA di Roma e l’arma dei carabinieri per gli ottimi risultati nel contrasto mafioso sul litorale romano».
La sentenza
Giudicati col rito abbreviato, il Gup ha condannato a 20 anni di reclusione, tra gli altri, Bruno Gallace, Vincenzo Italiano, Gregorio Spanò e Fabrizio Schinzari. Ha rinviato a giudizio un’altra trentina di imputati, tra cui Giacomo Madaffari, che hanno scelto il rito ordinario. Questi saranno giudicati presso il Tribunale di Velletri. A tutti e 25 gli imputati che hanno optato per il rito abbreviato sono stati inflitti complessivamente 260 anni di carcere.
I reati contestati a vario titolo vanno da associazione mafiosa ad associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso, cessione e detenzione ai fini di spaccio, estorsione aggravata e detenzione illegale di arma da fuoco, fittizia intestazione di beni e attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti aggravato dal metodo mafioso.
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