Ieri davanti agli inquirenti romani è stata la volta anche di un altro ex politico di spicco del Lazio, Giovanni Hermanin, nonché ex ambientalista poi passato, secodno l’accusa, all’altra sponda, quella dei lobbisti delle discariche ed inceneritori. Hermanin è stato presidente regionale di Legambiente, nonché dei Verdi del Lazio, poi nominato da Veltroni presidente dell’Ama.
Marrazzo è accusato di abuso d’ufficio, per le gravi forzature che portarono all’autorizzazione tardiva del contestatissimo progetto dell’inceneritore di Albano Laziale, in località Cecchina al confine con Ardea e Pomezia. Marrazzo avrebbe addirittura “firmato atti sotto dettatura” dei destinatoari dei provvedimenti, scrive il giudice delle indagini preliminari Massimo Battistini, e firmò l’autorizzazione all’inceneritore (mai realizzato) senza averne più i poteri, dopo che era scaduto il suo mandato come Commissario all’emergenza rifiuti. Hermanin, invece, è addirittura accusato di associazione per delinquere, unico tra gli ex politici, come presunto “informatore” ed emissario del gruppo Cerroni nell’ambiente politico-amministrativo. Con gli interrogatori di lunedì prossimo, prosegue dunque l’intricata ed esplosiva vicenda giudiziaria che ha visto finora l’arresto di Cerroni, ras dei rifiuti a capo del monopolio finito sotto inchiesta, ed altri 6 personaggi. Con lui, lo scorso 9 gennaio è stato messo ai domiciliari Bruno Landi, ex presidente della Regione Lazio poi divenuto braccio destro di Cerroni nonché capo della Ecoambiente che gestisce una delle due discariche di Latina — Borgo Montello al confine con Nettuno. In arresto anche i due dirigenti regionali Luca Fegatelli e Raniero De Filippis, Piero Giovi legato al gruppo Cerroni, il direttore della discarica di Albano Laziale Giuseppe Sicignano. Infine, è stato arrestato Francesco Rando. Inoltre quest’ultimo è stato rinviato a giudizio pe run’altra inchiesta sulla discarica di Testa di Cane, a Roma, attaccata all’altra di Malagrotta e realizzata nel 2011 su un terreno di proprietà di Cerroni abusivamente, secondo l’accusa. Per lui, mentre va avanti l’indagine che coinvolge Marrazzo ed altri 20 indagati, il 6 maggio inizia un nuovo processo. Con Rando saranno processati Marco Muratori, Mario Marotta e Luigi Minicillo, quest’ultimi due funzionari della Regione Lazio fino a pochi mesi fa. Nei loro confronti le accuse sono, a seconda delle posizioni, di violazione delle normative in materia ambientale e di edilizia, omissione in atti d’ufficio e omessa denuncia.