Inceneritore di Roma, incontro sindaci-Gualtieri
Gualtieri, è questo in estrema sintesi quanto accaduto, non sente ragioni, vuole procedere, costi quel che costi, nel realizzare il ‘suo’ termovalorizzatore. Termovalorizzatore che vuole costruire, però, non solo ben lontano da Roma. Ma a ridosso del comune di Albano Laziale. Alle porte dei Colli Albani e quindi dei Castelli Romani.
Un’area dalla forte connotazione turistica, paesaggistica ed enogastronomica. Basti pensare alle fraschette ed alla porchetta, al vino ed all’olio dei Castelli, famosi in tutto il mondo, alle meraviglie dei laghi Albano di Castel Gandolfo e Nemi, alla villa dei Papi, al Parco dei Castelli Romani, al Castra Albana di Albano Laziale, il tempio di Giunone Sospita di Lanuvio etc. L’impianto industriale ‘della morte’ sorgerebbe anche a due passi dai due comuni di Ardea e Pomezia.
Il senatore Silvestroni: “Sono schifato dall’atteggiamento di Gualtieri”
Affianco a Gualtieri, nel corso del tesissimo faccia a faccia, era seduto Nicola Marini, ex sindaco di Albano, attuale presidente del consiglio albanense e capogruppo Pd in Città Metropolitana di Roma.
In redazione sono giunti tre comunicati, a margine dell’incontro, uno del senatore Marco SIlvestroni di Albano, uno del sindaco di Pomezia, Veronica Felici, uno dei consiglieri regionali Alessandra Zeppieri e Adriano Zuccalà, che pubblichiamo per intero qui di seguito.
Il comunicato del senatore Marco Silvestroni
“Apprezzo davvero – dichiaraMarco Silvestroni, senatore e Presidente della federazione provinciale di Roma di Fratelli d’Italia – la buona volontà e la richiesta del Presidente Rocca di mediare chiedendo a Gualtieri di convocare i Sindaci per un confronto.
Il territorio è però mortificato e noi lo difendiamo con convinzione, dai rifiuti e dall’incapacità di Roberto Gualtieri che non rispetta la volontà dei cittadini. Se prima ero turbato, ora sono schifato perché si continua in una direzione contraria agli interessi di un territorio dove verranno bruciati seicentomila tonnellate di rifiuti all’anno.
Ho presentato diversi atti istituzionali, mi costituirò parte civile contro lo scempio di Gualtieri e faremo battaglia. Aspetto con interesse la posizione degli amministratori del Pd e di M5S. Sono dalla parte dei cittadini?
Allora protestino riconsegnando le tessere di partito in modo da testimoniare con un atto forte la vicinanza alla gente!”.
Le parole del sindaco di Pomezia, Veronica Felici
“Ho avuto modo – scrive la prima cittadina pometina, Veronica Felici – di confermare di nuovo il nostro NO all’inceneritore di Santa Palomba.
Durante l’incontro che il Sindaco di Roma Città Metropolitana ha avuto con noi sindaci dei comuni coinvolti nella costruzione di quello che lui chiama eufemisticamente “Termovalorizzatore”.
Gualtieri non ha fatto altro che raccontarci ciò che già abbiamo letto sui giornali: la favoletta che questo ecomostro porterà benefici per i nostri territori.
Ma quali benefici!
La verità è che se qualcuno oggi avesse avuto dubbi circa il fatto che questo scempio ecologico avesse irreparabili ripercussioni dannose per i cittadini e i territori coinvolti – dalla salute al traffico alla logistica – oggi Gualtieri quei dubbi li ha trasformati in certezze.
Insieme agli altri sindaci chiediamo a Gualtieri di indire quanto prima il Dibattito Pubblico, come previsto e reso obbligatorio dal nuovo codice degli appalti, per consentire agli enti locali e ai cittadini di esercitare il diritto di conoscere il progetto dell’impianto industriale che si intende realizzare e, di conseguenza, di poter evidenziare le criticità e di proporre le possibili alternative.
Gualtieri abbia il coraggio di indire il Dibattito Pubblico, senza nascondersi dietro a una scrivania, senza raccontarci favolette sul fantomatico benessere che l’inceneritore porterebbe”.
Il comunicato di Alessandra Zeppieri e Adriano Zuccalà
«Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, nonché Sindaco della Città Metropolitana e Commissario straordinario al Giubileo – scrivono i consiglieri regionali Zeppieri e Zuccalà – ha finalmente ritenuto doveroso confrontarsi con i primi cittadini dei Castelli Romani e del litorale.
Rappresentanti di quei territori che per primi subiranno le conseguenze negative dell’impianto di incenerimento che vuole costruire
Non solo non si è messo in ascolto, ancora una volta, delle istanze rappresentate. Ma ha tacciato chi difende i propri territori di portare avanti una narrazione tossica.
Peccato sia proprio lui a inquinare il dialogo e la corretta informazione con il racconto farsa che gli inceneritori non inquinano. Che siano meta turistica e che siano compatibili con grandi percentuali di raccolta differenziata.
Dichiarare che i Castelli Romani, Pomezia e Ardea non subirebbero alcun danno dal punto di vista dell’agricoltura, dell’inquinamento e del turismo è una menzogna che va contro ogni evidenza. L’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), infatti, da anni solleva perplessità e preoccupazioni per le contaminazioni da diossine dei prodotti alimentari.
Sono cadute senza risposta, invece, le perplessità avanzate sull’approvvigionamento di acqua e sulla viabilità che sarà duramente intaccata dall’eventuale passaggio quotidiano di mezzi pesanti.
L’incenerimento, è bene ricordarlo, è disincentivato dalle norme UE. E a volere questo passaggio sono stati proprio quei Paesi del Nord Europa dove gli inceneritori hanno prodotto i peggiori risultati. È una tecnologia che ormai non rientra più nemmeno nel Piano Regionale dei Rifiuti.
E quindi riteniamo sia urgente una soluzione politica che discenda da dove il Commissariamento è stato istituito, e cioè dal Governo, modificandone il mandato e rendendolo conforme alle norme regionali, nazionali ed europee».
«Quello che ci auspichiamo ora è che i Sindaci e quelle forze politiche contrarie al progetto di Gualtieri, a ogni livello istituzionale. Si oppongano in maniera ancora più netta e forte all’ inceneritore, anche chiedendo la ridefinizione del perimetro dei poteri commissariali, affinché si prendano in considerazione le alternative possibili”.
Le parole del sindaco di Lanuvio-deputato Andrea Volpi
“Con l’avvio della gara d’appalto per la costruzione del nuovo termovalorizzatore nel territorio della provincia di Roma – scrive Andrea Volpi, sindaco di Lanuvio e deputato FdI – il Sindaco Roberto Gualtieri ha finalmente gettato la maschera.
E confermato che né a lui né al Partito Democratico interessa avere un dialogo sull’argomento. Da più di due anni i sindaci dei comuni dei Castelli Romani, area dove sorgerà l’opera le cui dimensioni potrebbero raccogliere non solo i rifiuti romani ma anche quelli del resto d’Italia, chiedono un incontro con il Roberto Gualtieri.
Che, purtroppo, ricopre anche la carica di Sindaco della Città Metropolitana di Roma e di Commissario straordinario del Governo sul tema dei rifiuti. Richiesta rimasta sempre inascoltata con le scuse più disparate, fino ad oggi, con un incontro che arriva fuori tempo massimo e che serve solamente a certificare una decisione già presa.
Anche l’apertura sulla volontà di condividere il progetto definitivo è una presa in giro poichè nulla di ciò che contestiamo, primo fra tutti il luogo scelto, viene rimesso in discussione.
All’arroganza e alla supponenza del sindaco di Roma, che vorrebbe convincerci che le sue scelte sono state fatte nell’interesse di tutti, contrapponiamo la forza di un territorio.
Quello dei Castelli Romani, unito e motivato nel ribadire che la localizzazione dell’impianto è sbagliata, che la tecnologia in gara di appalto è superata. Che le proporzioni dello stesso sono sovradimensionate, che gli effetti sull’ambiente, sull’aria, sulle falde acquifere non sono stati correttamente affrontati.
Da un lato il Partito Democratico parla di rifiuti zero, di transizione Green, auto elettriche e di sostenibilità. Dall’altro, ignorando il confronto istituzionale. Impone scelte di retroguardia che impattano sul territorio senza rispetto dell’ecosistema e della natura dei luoghi.
Gualtieri sostenuto nelle sue scelte da Elly Schlein continua la politica di Zingaretti lavorando sfacciatamente contro i comuni della Città Metropolitana e in particolare modo dei Castelli Romani”.