Da un anno i lavori erano fermi, comunque la piazza era più o meno accessibile a tutti.
Ora la situazione sembra essersi sbloccata e Largo delle Rose è finalmente pronto. O quasi.
Riportiamo una nota dell’attivista del Movimento 5 Stelle Andrea Ragusa.
L’intervento del M5S di Aprilia
Vi ricordate che a settembre l’assessore disse che per continuare i lavori e terminarli erano necessari altri 50.000 euro perché i 360.000 euro stanziati non erano bastati?
Vi ricordate la recinzione rimasta nella piazza, lato via degli Aranci, fino a due giorni fa?
Vi ricordate i tubi di plastica rigidi che sporgevano dal terreno ed uno in particolare che terminava sospeso sopra ad una panchina ad altezza testa?
Vi ricordate i numerosi secchi neri pieni di massi, terra e radici delimitati con il nastro bianco e rosso, nastro antibivacco per l’assessore, anche se poi viste le bottiglie tra i secchi forse qualcuno a bivaccare ci andava, ma essendo la nuova piazza priva di cestini buttava le bottiglie e le lattine tra i secchi di cantiere.
Vi ricordate il cartello di cantiere affisso alla rete che riportava come sindaco, Terra, e come assessore Moroni? Non ve lo ricordate? Eppure, quel cartello era così grottesco da non passare inosservato.
Su di esso, oltre a comparire come rappresentanti dell’amministrazione un sindaco ed un assessore, mai coesistiti in quelle cariche, c’era una profonda incongruenza con le date che indicavano l’inizio dei lavori 8 mesi prima (261 gg.) dell’aggiudicazione dell’appalto, e quasi un anno prima (324 gg.) del contratto, e sarebbero dovuti comunque terminare 231 gg. fa
(Si leggeva sul cartello: Contratto: 7/2/2023 – Atto di aggiudicazione dell’appalto: 6/12/2022 – Data di inizio lavori: 20/3/2022 – Data prevista ultimazione dei Lavori: 17/8/2023).
L’esposto
Ebbene, tutto questo è finalmente sparito, come per magia, due giorni fa, e la piazza è tornata completamente disponibile ai cittadini. Chissà, forse conseguentemente ad un controllo richiesto alle competenti istituzioni dal sottoscritto il giorno 4 aprile.
Certo, se così fosse, l’assessorato poteva adoperarsi prima a restituire la piazza i cittadini, senza aspettare che proprio un cittadino facesse notare delle criticità che i tecnici di settore e l’assessorato avrebbero dovuto conoscere e sanare.
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