Insieme, probabilmente, ad altra liquidità necessaria per far fronte ad ulteriori necessità igienico-sanitarie avanzate dalla Asl Roma 6 all’incirca un anno fa.
Questi soldi erano stati anticipati dal Comune di Pomezia e, nel corso degli ultimi anni, non erano mai stati restituiti al Comune stesso.
È questo, in soldoni, quanto previsto dalla determinazione (ossia dal documento) n.443 dell’Ufficio Tecnico comunale pubblicato lo scorso 5 aprile.
Un documento con cui in soldoni il muncipio ha chiesto alla Regione Lazio – che ha a sua volta accettato – di restituire tali somme.
Bonifica della Eco X di Pomezia
Parliamo della ormai celeberrima azienda di recupero e smaltimento rifiuti situata in via Pontina Vecchia n. 22 andata in fiamme il 5 maggio 2017.
L’incendio sprigionò una nube tossica alta diverse decine di metri. Una nube che tenne con il fiato sospeso, per giorni la stessa Capitale. Oltre a parte della provincia romana, a cominciare dai Castelli Romani, e di quella di Latina.
La Regione ‘dimentica’ per 6 anni di rimborsare il Comune
“Dato atto – scrive il comune di Pomezia – che con nota prot. n. 8377 del 25 gennaio 2024 il Comune di Pomezia ha trasmesso alla Regione Lazio un riepilogo della situazione tecnico-contabile e finanziaria.
Riepilogo concernente il procedimento di messa in sicurezza e bonifica del sito “ECO-X” ubicato in Via Pontina Vecchia Km. 33,381.
Al fine di recuperare le spese sostenute con fondi comunali e con richiesta di erogazione di ulteriori risorse per far fronte alle necessità di ripristino delle messa in sicurezza di emergenza, anche alla luce di quanto rappresentato dalla ASL Roma 6 con nota agli atti prot. n. 45778 del 02 maggio 2023.
Inoltre, con ulteriore nota prot. n. 8484 del 25 gennaio 2024 il Comune di Pomezia ha trasmesso alla Regione Lazio un riepilogo di carattere amministrativo in ordine ai provvedimenti di varia natura adottati dal Comune di Pomezia.
Per far fronte alla predetta situazione emergenziale e di istruttoria tecnica relativa alla quantificazione degli oneri necessari per una prima fase di messa in sicurezza di emergenza.
Nonchè relativa agli accertamenti di ottemperanza dei dispositivi emessi.
La Regione Lazio, in riscontro alle suddette missive (…) procederà all’intera erogazione del finanziamento di cui alla Determinazione Dirigenziale n. G09766 del 31 luglio 2018“.
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