Ci vorrà ancora tempo per la riapertura della tratta ferroviaria Terracina-Priverno-Fossanova. Il ruolino di marcia previsto per il primo stralcio di lavori che consentirà finalmente l’attivazione della linea subirà uno slittamento. La direzione regionale alle infrastrutture soltanto qualche giorno fa ha protocollato agli uffici competenti le osservazioni al progetto per la realizzazione delle opere di difesa dalla caduta massi presentato e discusso alla Pisana a dicembre. L’apertura era prevista per giugno. Si tratta di mettere in sicurezza un km lineare di Monte Cucca, il tratto che dopo i rilievi tecnici a seguito della caduta del masso, risulta essere pericoloso. Nel mirino delle osservazioni per la redazione del progetto l’area difesa del suolo della direzione indica di prevedere il quadro economico relativo alle spese di bonifica degli ordini bellici e degli accertamenti archeologici che potrebbero essere richiesti dalla Sovrintendenza.
Ora bisogna capire i tempi degli uffici tecnici per inserire le osservazioni nel progetto prima di passare in conferenza dei servizi e dare l’ok ai lavori.
Intanto il comitato dei pendolari ha continuato a manifestare, preoccupato per le lungaggini burocratiche e i continui disagi del servizio di trasporto su ferro. Nei prossimi giorni l’assessore Perroni incontrerà l’assessore regionale alle infrastrutture Refrigeri per discutere della situazione. L’opera dovrebbe costare 9 milioni di euro, per la tratta Terracina-Priverno-Fossanova basterebbero solo 3 milioni, ma anche questi sono difficili da recuperare.
Ora bisogna capire i tempi degli uffici tecnici per inserire le osservazioni nel progetto prima di passare in conferenza dei servizi e dare l’ok ai lavori.
Intanto il comitato dei pendolari ha continuato a manifestare, preoccupato per le lungaggini burocratiche e i continui disagi del servizio di trasporto su ferro. Nei prossimi giorni l’assessore Perroni incontrerà l’assessore regionale alle infrastrutture Refrigeri per discutere della situazione. L’opera dovrebbe costare 9 milioni di euro, per la tratta Terracina-Priverno-Fossanova basterebbero solo 3 milioni, ma anche questi sono difficili da recuperare.
20/02/2014