Una decisione presa dopo un lungo e finora infruttuoso braccio di ferro tra i residenti, l’amministratore del condominio e il Comune di Latina, proprietario dei due immobili destinati all’emergenza abitativa, per tentare di recuperare attraverso un piano di rientro l’imponente credito che vantano da un lato la società Acqualatina (circa 90 mila euro) e dall’altro lo stesso Comune di Latina (poco meno di centomila euro).
Debito accumulato per anni
Tali somme fanno a loro volta parte del credito complessivo accumulato dall’amministrazione condominiale che come da contratto si fa carico di pagare per conto dei condomini acqua, gas e aria condizionata. Trattandosi di abitazioni realizzate secondo i più recenti sistemi di efficientamento energetico, la spesa condominiale pro-capite si aggira intorno ai 500 euro mensili, importo compensato dal canone di affitto che nel condominio Porta Nord varia tra i 7 e i 15 euro mensili a seconda della superficie degli appartamenti.
Il debito accumulato dai condomini ha radici annose. Un precedente accordo per un piano di rientro sottoscritto tra le parti è rimasto lettera morta, circostanza che ora impone ad Acqualatina e anche al Comune di Latina di doversi tutelare per non danneggiare la società né l’ente.
Trovato un accordo
Grazie alla disponibilità di Acqualatina, e all’impegno assunto dall’amministrazione comunale, per trovare una corretta via d’uscita dalla situazione complicata che si è venuta a determinare, è stato ripristinato il flusso idrico nel condominio, con sollievo dei residenti e con buona pace di coloro che seppure con difficoltà hanno sempre pagato canoni di affitto e quote condominiali. La situazione più pesante è infatti quella subita dai non morosi.
Sfratto a chi non adempirà al piano di rientro
Dal canto loro i condomini si sono impegnati a versare immediatamente una quota pro capite all’amministratore affinché questo possa a sua volta riversarla ad Acqualatina, segnale della volontà dei residenti di concorrere al risanamento dell’attuale situazione debitoria.
Già da lunedì il Comune di Latina si attiverà con un tavolo di lavoro per individuare il percorso da seguire per ripristinare le condizioni di legalità nel rapporto tra condomini, ente locale ed Acqualatina.
Laddove si renderà necessario, l’amministrazione ha annunciato che non esiterà a dare preavviso di sfratto a coloro che non si renderanno disponibili a sostenere un piano finanziario di rientro, capace di tenere conto delle reali possibilità di ciascuno ma anche dei diritti dei fornitori dei servizi.
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