I proprietari infatti non hanno accettato di «agevolare il passaggio dei cittadini durante la stagione balneare, previa servitù di passaggio limitata al periodo estivo».
Nettuno, gli incontri «infruttuosi» tra amministratori e proprietari
I commissari che amministrano Nettuno dal novembre 2022 hanno avuto numerose interlocuzioni e frequenti incontri con rappresentanti istituzionali, con l’intervento di esponenti del Comitato apertura discese e dei proprietari delle aree delle discese «non risultando acclarata una proprietà pubblica, per trovare una soluzione, che se fosse stata di facile, legale percorribilità avrebbe, prima dell’avvento della commissione straordinaria, trovato l’avallo sicuro ed immediato dei sindaci che si sono succeduti nel governo della città».
Viene genericamente sottolineato dal Comitato che “nel tratto di circa 1,5 km di via Gramsci, altezza Villa Borghese/Divina Provvidenza, proprietari di ville e condomini si sono appropriati di tutti i passaggi a mare che per memoria storica di anziani cittadini erano pubblici”.
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Discese a mare pubbliche o private?
La documentazione agli atti del Comune «e quella copiosa che il Comitato nel tempo ha esibito» non hanno portato ad alcuna certezza circa la proprietà pubblica delle aree delle discese.
Circa la discesa a mare del civico 81/83 di via Gramsci, dopo lunga interlocuzione formale e informale, le parti hanno sottoscritto l’1 febbraio 2024 l’atto di cessione volontaria a titolo oneroso al Comune delle aree da destinare a pubblico passaggio
Il privato dovrà operare una serie di lavori di messa in sicurezza con preventive opere di consolidamento, sussistendo un acclarato pericolo frana.
Si va anche in tribunale
Il giudici decideranno invece il futuro della discesa di via Gramsci 93.
Il contenzioso davanti al Tar finora non ha portato alla sperata apertura della discesa:
«dopo lunga interlocuzione con la proprietà privata, non risultando una proprietà pubblica, incontri in Comune, presenti esponenti del Comitato, si è ritenuto di investire la magistratura dell’accertamento della proprietà in via giudiziale».
Infine l’Agenzia del Demanio con nota diretta al “Comitato apertura discese”, pervenuta al Comune il 7 giugno scorso per conoscenza, ha evidenziato che «non gestisce né ha mai gestito beni del Demanio marittimo in capo allo Stato fino al D.P.R.n.616 del 1977, trasferiti poi progressivamente alle Regioni, con sub delega dei Comuni».
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