Criticità contenute nelle osservazioni che Italia Nostra, sezione Castelli Romani ha presentato al Comune di Frascati all’inizio di febbraio scorso.
Appena 3 mesi prima, il Consiglio comunale aveva concesso l’ultimo e decisivo via libera al progetto. Un Piano edilizio che era stato partorito molti anni addietro.
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Eppure il progetto edilizio originario era stato ‘depurato’, dalla maggioranza guidata dalla sindaca Francesca Sbardella, dalle cubature residenziali. Erano rimaste ‘solo’ quelle commerciali/terziario.
Inoltre, circa tre settimane fa, la stessa maggioranza Sbardella aveva accettato l’opzione promossa dal privato intenzionato a realizzare il progetto (per leggere la notizia, clicca qui). Privato che si era reso disponibile a costruire, all’interno del piano edilizio, anche una scuola ed un centro sportivo.
Nemmeno tali due immobili hanno però convinto Italia Nostra – sezione Castelli ed il suo presidente, Enrico del Vescovo.
Difatti Italia Nostra ha presentato delle osservazione che potrebbero costringere il Consiglio comunale di Frascati a votare di nuovo, per la seconda volta, il piano edilizio. Per respingere formalmente tali osservazioni.
Le contestazioni di Italia Nostra, sezione Castelli Romani
“1. La realizzazione di un nuovo PRINT – scrive Italia Nostra nelle osservazioni depositate in comune il 10 febbraio 2024 – contrasta con l’esigenza ormai impellente di attuare una politica di contenimento del consumo di suolo. Di contrasto all’impermeabilizzazione del territorio a causa di nuovo cemento ed asfalto. Alla necessità di preservare ed aumentare l’estensione delle aree verdi e/o agricole.
2. Per quanto riguarda l’attenzione alla problematica connessa ai consumi idrici, nel testo della delibera suddetta non appare alcun riferimento alla DGR 445 del 16.06.2009 “provvedimenti per la tutela dei laghi Albano e Nemi e degli acquiferi dei Colli Albani“. Tale delibera regionale, infatti, fu emessa proprio in
Comune di Frascati Prot. n. 0011500 del 12-02-2024.
3. Lo stato di sofferenza degli acquiferi sottostanti un’area decisamente più vasta anche rispetto agli stessi Colli Albani. La zona di Grotte Portella ricade appunto nell’ambito di applicazione della suddetta DGR e, in particolare, risulta essere area critica (Allegato 1 della DGR suddetta).
Pertanto il PRINT in oggetto dovrà rispettare una serie di prescrizioni previste.
In particolare, stando alla stessa DGR 445: “In ciascuna area critica e nell’Area di protezione dei laghi (come individuate nell’allegato 1 della DGR) è sospeso il rilascio delle autorizzazioni alla ricerca di acque sotterranee.”
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4) Un aspetto fondamentale è quello della viabilità che presenterebbe difficoltà in seguito alla realizzazione di strutture commerciali e di uno studentato.
In particolare risulta decisamente necessario uno studio adeguato sulla viabilità per garantire un più facile accesso allo studentato, semmai venisse realizzato, limitando le interferenze con la rotatoria di Grotte Portella, destinando una quota sufficiente degli oneri di urbanizzazione per migliorare la percorribilità su via dello Sterparone.
5) Risulta poco comprensibile una destinazione d’uso commerciale quando, in realtà, in un raggio di circa 5-10 KM vi è già un’ampia disponibilità di servizi e strutture commerciali senza che, oltretutto, nella stessa area circostante esistano insediamenti abitativi di entità tale da giustificare nuovi importanti servizi commerciali.
6) Se da un lato è apprezzabile nella Delibera in oggetto l’eliminazione della cubatura residenziale. Eliminazione che rappresenta certamente un passo avanti rispetto alle precedenti proposte.
Tuttavia è evidente come la fruizione di uno studentato e di strutture commerciali non attenuerebbero affatto i problemi derivanti da un ulteriore carico antropico in termini di consumi idrici, energetici, traffico ecc.
Occorre, inoltre, verificare se siano state superate effettivamente tutte le criticità già segnalate nel 2015 riguardo alla precedente proposta di PRINT n.1 di Grotte Portella che per altro fu bocciata.
In particolare appare d’uopo riportare il testo delle osservazioni già a suo tempo presentate da altri come da allegati riportati al presente testo.
7) Nell’area circostante e contigua a via dello Sterparone ci sono state segnalate in via informale presenze di verosimili reperti archeologici.
Tale circostanza impone controlli sul territorio e verifica sulla compatibilità ed ammissibilità di nuove costruzioni in loco.
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