Della proposta si è parlato in uno degli ultimi consigli comunali, su richiesta della stessa Edelvais, «per cercare di ristabilire un nuovo cuore pulsante, una nuova vita, al piccolo centro. L’ obiettivo, quello di poter creare un indotto economico più adatto alla vita di un centro storico che sta perdendo il ritmo pulsante».
«La risposta a questo indirizzo – spiega ancora la consigliera di maggioranza – è stata quella che ad oggi “Non si potrà fare”».
La presenza di locali istituzionali potrebbe ridare vita al centro storico di Ardea
La proposta nasce dalla riflessione su come la presenza di locali istituzioni nel centro storico potrebbe generare un indotto socio-economico tale da ridare vitalità.
«Nella proposta che ho presentato al consiglio comunale c’era uno studio da parte del Prof. Luca Ferrucci, ordinario presso l’università degli studi di Perugia-Rivista Aedon 2/2015 che invita ad aprire locali istituzionali presso i centri storici, (comune, caserme, istituzioni pubbliche…) per poter generare, di conseguenza, un pendolarismo per ragioni di lavoro, sia diretto che indiretto. La presenza di questi soggetti influenza inevitabilmente la presenza di un commercio al dettaglio capace di soddisfare le loro esigenze di consumo (dalla ristorazione all’acquisto di materiali di consumo) Per questi motivi è necessario ubicare uffici comunali al centro storico. L’ economia è il motore pulsante, per riabilitare un centro in declino. Probabilmente questo non è stato percepito e mi dispiace».
Manca la volontà politica
«È naturale che non è la sottoscritta a trovare i locali, ma l’amministrazione comunale, gli uffici preposti, valutando attraverso esperti professionisti, quale potrà essere il locale più idoneo, per poter ubicare gli uffici», spiega Edelvais Ludovici, ma è mancata la volontà politica:
«La proposta anche se è stata votata, non ha espresso in consiglio comunale da parte di nessuno la volontà politica di volere a tutti i costi l’apertura degli uffici comunali, oggi. Pertanto non c’è la volontà politica di perseguire questa iniziativa.»
Il problema della casa comunale nel centro storico
Secondo Ludovici attendere la ristrutturazione della casa comunale in centro storico per dislocarvi gli uffici è una via lunga e tortuosa:
«A parere del sindaco non essendoci gli spazi comunali, gli uffici non si potranno aprire, si dovrà attendere la ristrutturazione della piccola casa comunale, che a mio dire sarà lunga e tortuosa, in quanto dopo l’ultima perizia statica, si è dovuto procedere al nuovo progetto, visti i problemi strutturali del fabbricato.
In seguito dovrà essere acceso il mutuo per eseguire i lavori non previsti, e quindi passerà altro tempo per ricevere il credito, risorse che serviranno a ristrutturare, la parte strutturale della casa comunale, risorse economiche, non contabilizzate nella disponibilità economica a disposizione di questa amministrazione».
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Zero euro per il centro storico di Ardea
La consigliera Ludovici spiega ancora come per la riqualificazione del centro storico di Ardea siano stati investiti zero centesimi:
«Questa amministrazione doveva ricominciare dal centro storico, perché con la vittoria di giugno 2022, durante i festeggiamenti, fu detto dal sindaco “Ricominciamo da qui”».
«Ad oggi non abbiamo ancora ricominciato da lì, basti pensare che per la riqualificazione del centro storico di Ardea, nel piano triennale delle opere sono stati investiti zero centesimi».
Una riflessione amara, quella della consigliera di maggioranza di Ardea, che ammette come la sua stessa maggioranza non sia interessata al centro storico. Coerenza vuole che dimostrasse la sua contrarietà a questo pensiero con qualche azione. Come le dimissioni. Ma non accadrà.
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