Su una delle arterie più trafficate dei Castelli Romani è in arrivo una novità tecnologica che promette di fare discutere.
Si tratta dell’installazione di due nuove telecamere di ultima generazione, già soprannominate dai cittadini e dagli addetti ai lavori ‘occhi di falco’. Ma non sono autovelox.
Gli “Occhi di Falco” tra Albano e Ariccia
Questo impianto avrà il compito di monitorare i veicoli in transito lungo via Rufelli, denominata anche Strada Provinciale 93A, una via strategica che collega Albano a Cecchina o a Genzano, l’Appia bis alla Nettunense.
Il sistema, già montato ma ancora in attesa del via libera burocratico per l’entrata in funzione, rappresenta un passo significativo verso l’uso crescente della tecnologia nel controllo stradale.
I ‘falchi elettronici’ controlleranno esclusivamente tre dati fondamentali per ogni veicolo che attraverserà questa arteria. Tra questi dati non vi è il rilevamento della velocità.
I tre dati verranno controllati sia per i veicoli in transito in direzione Genzano/Velletri, che per quelli in transito in direzione Ariccia/Albano.
Controlli su: Assicurazione, Revisione auto e Veicoli rubati
Il primo aspetto che sarà tenuto sotto controllo dalle due super telecamere è la regolarità dell’assicurazione del veicolo. In un contesto dove il mancato pagamento dell’assicurazione rappresenta un rischio sia per la sicurezza stradale sia per le finanze pubbliche, questa verifica automatica potrebbe contribuire a ridurre il numero di mezzi non assicurati in circolazione.
Il secondo dato sotto la lente delle telecamere sarà la revisione del veicolo. Con l’intento di garantire che i mezzi che circolano siano in condizioni meccaniche sicure. Il controllo della revisione diventa un punto cruciale per la sicurezza stradale.
Non meno importante è il terzo dato che verrà verificato: l’eventuale stato di furto del veicolo. Questo controllo, già presente in altre aree urbane, consente di intercettare in tempo reale eventuali mezzi rubati, offrendo un ulteriore strumento alle forze dell’ordine per contrastare il fenomeno dei furti d’auto.
Attenzione, non è un autovelox
Tuttavia, a differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, queste nuove telecamere non rileveranno la velocità dei veicoli.
Per analogia con installazioni simili già operanti in altri comuni è facile aspettarsi, almeno inizialmente, un comportamento degli automobilisti tanto inutile quanto pericoloso.
Scambiando infatti il nuovo impianto per un nuovo tipo di autovelox, molti automobilisti frenano, spesso improvvisamente, per passare sotto l’impianto ad una velocità anche eccessivamente ridotta.
Questo comporta un grave pericolo per le auto che seguono, i cui guidatori non si aspettano tale ingiustificato comportamento. Si sono purtroppo registrati incidenti, in particolare tamponamenti, proprio all’altezza di simili impianti.
Occhi di falco al posto del precedente dissuasore sradicato
La telecamere sono situate a pochi metri da dove sorgeva un dissuasore psicologico. Il vecchio dissuasore, un contenitore grigio che per molti automobilisti nascondeva un autovelox, è stato infatti sradicato pochi mesi fa da ignoti, lasciando spazio a questo nuovo impianto tecnologico.
Per gli automobilisti della zona, abituati forse a scansare l’occhio vigile dei dissuasori tradizionali, l’arrivo di queste telecamere potrebbe rappresentare una nuova sfida.
Se da un lato non saranno multati per eccesso di velocità, dall’altro dovranno assicurarsi di avere sempre in regola assicurazione e revisione. E, ‘ovviamente’, che il loro veicolo non sia rubato.
Il controllo tecnologico si fa dunque più capillare, e i ‘falchi elettronici’ promettono di diventare presto l’incubo di chi non rispetta le regole.
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