La petizione lanciata dal presidente del Museo dello Sbarco patrizio Colantuono segue quella lanciata a luglio su change.org da ex amministrazioni e professionisti di Anzio.
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Le contestazioni
Per istituire il Monumento Naturale Villa e Grotte di Nerone, nel decreto firmato dal presidente della Regione Lazio viene indicato che la gestione verrà affidata all’ente parco Castelli Romani, che gestisce aree naturali e parchi (da poco anche Tor Caldara), “senza nessuna competenza di siti archeologici di rilevante valore”.
Contro questa decisione è stata lanciata una petizione così motivata:
“Siamo contenti per l’istituzione del monumento naturale, anzi, auspichiamo l’adozione integrale della proposta originale comprensiva dell’area marina protetta, ma non condividiamo assolutamente la scelta della gestione affidata all’ente Parco dei Castelli romani”.
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Le richieste di Anzio
“Riteniamo che continuare con la frammentazione di gestione dei beni culturali ed ambientali della città di Anzio non possa elevare la proposta culturale della nostra città che deve andare verso un progetto di messa a rete dei tanti elementi monumentali ed archeologici disseminati sul territorio”.
“L’unica scelta per cui abdicheremo dalla gestione in house è quella della gestione ministeriale del sito, che possa valorizzarlo inserendolo nell’offerta culturale del Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo dove, oltre alla Fanciulla d’Anzio, vengono conservati numerosi reperti ritrovati sul nostro territorio”.
Il monumento naturale VIlla e Grotte di Nerone
Si legge nella bozza del Decreto di istituzione della zona proposta come Monumento Naturale:
Lì è stata “individuata la presenza di specie floristiche di interesse conservazionistico e unionale quale, tra le altre, il Limonium virgatum subsp. virgatum, indicata come rara.
Sull’arenile del proposto Monumento Naturale è stata registrata nell’estate 2022 una nidificazione di tartaruga Caretta caretta, con esito positivo, monitorata e vigilata nell’ambito delle attività della Rete Regionale Tartalazio.
La falesia ricadente all’interno dell’area proposta è stata scelta quale sito di nidificazione da una coppia di Falco pellegrino che da numerosi anni qui si riproduce con successo”.