“Sin dal suo insediamento – si legge nell’interrogazione – il sindaco della città ducale, Federico Pizzarotti, ha dovuto subire le pressioni del leader del Movimento cinque stelle Beppe Grillo. In seguito a queste sollecitazioni Pizzarotti ha rinunciato, nel maggio 2012, a nominare Valentino Tavolazzi, Consigliere comunale di Ferrara espulso dal M5S, ai vertici apicali dell’amministrazione parmense”.
Grillo, inoltre, pochi mesi dopo le consultazioni amministrative tenutesi a Parma, ha dichiarato, riferendosi ai fautori dell’accensione dell’inceneritore, che “dovranno passare sul cadavere di Pizzarotti”.
“La parziale privatizzazione – prosegue Storace nell’interrogazione – dei servizi pubblici, avviata dalla precedente amministrazione, procede speditamente malgrado le notorie posizioni di Grillo sul tema; la gestione di alcuni servizi dell’infanzia resta in mano ad una cooperativa, nonostante gli impegni elettorali, condivisi dal leader del M5S, di riportarla sotto l’egida del comune”. “Considerando che – conclude L’ex Presidente della Regione – questi provvedimenti vengono portati avanti in un clima di tensione tra il primo cittadino di Parma e Beppe Grillo, si chiede di tutelare il sindaco di Pomezia da eventuali pressioni del leader del movimento cinque stelle”.
Piccata la replica di Fabio Fucci, che pensava si trattasse di uno scherzo. “Nnon sono necessari provvedimenti straordinari a mia tutela e che non c’è alcun rischio di pressioni politiche dall’alto che possano farmi deviare rispetto all’impegno preso con i miei concittadini”, spiega il Sindaco grillino di Pomezia. “La mia Amministrazione ha un programma elettorale da attuare, ed è quello che sta facendo, e ogni decisione assunta in questi mesi di Governo, e quelle che lo saranno in futuro, sarà presa esclusivamente nel rispetto dello stesso e senza alcun condizionamento. Non solo non ho mai ricevuto alcuna pressione da parte di Beppe Grillo, ma sono certo che non succederà mai in futuro. Il grande merito di Grillo e del Movimento 5 Stelle è quello di aver mescolato le carte del panorama politico nazionale e di aver consentito a moltissimi cittadini di occuparsi liberamente di politica dentro e fuori le istituzioni».