Dopo le polemiche seguite alla recinzione, realizzata nel 2009 senza badare troppo all’impatto ambientale dell’opera, che ne ha per gran parte impedito la fruibilità alla cittadinanza, la pineta della Gallinara torna a far parlare di sé. E anche questa volta non sono buone notizie quelle che la riportano agli onori delle cronache. Il SIC (Sito di Importanza Comunitaria) denominato Macchia della Gallinara, comprende un’area di 221 ettari dall’arenile di Lido dei Gigli, con il suo prezioso habitat dunale a macchia mediterranea, alla pineta retrostante. Per il Piano di gestione di questo SIC il comune di Anzio nel 2007, sotto la giunta guidata da Candido De Angelis, aveva deliberato un impegno di spesa di 27mila euro, soldi che non è ben chiaro come siano stati utilizzati.
La pineta, soprattutto nella parte rimasta all’esterno della recinzione, cioè nella porzione rimasta pubblica e accessibile, è ora preda di un parassita molto aggressivo, dal nome significativo: il Tomicus destruens (nella foto). Sono stati abbattuti già un centinaio di pini colpiti dal parassita, ma il fenomeno pare tutt’altro che sotto controllo. Alla luce di questa preoccupante emergenza ambientale che rischia, se non affrontata nel modo e nei tempi giusti, di incidere pesantemente sull’ecosistema della Gallinara, si è recentemente costituito il GOSP, il Gruppo Operativo Salviamo la Pineta. Al GOSP hanno aderito da subito il Consorzio Lido dei Pini-Anzio, il Consorzio Lido dei Pini Lupetta-Ardea, il gruppo Scout “Assoraider” di Lido dei Pini, l’associazione L’Oleandro, il Circolo Legambiente di Anzio-Nettuno, l’Oida (Osservatorio intercomunale per la difesa degli alberi) e l’associazione Anzio Diva. L’obiettivo del GOSP è quello di tutelare questa risorsa verde, sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e coinvolgere un numero sempre crescente di cittadini nella sua salvaguardia.
La pineta si sta deteriorando, soprattutto nella zona dove d’estate vengono montate delle giostre e che, con la presenza di qualche chiosco, prende la forma di un vero e proprio parco pubblico attrezzato. Anche su quest’ultimo aspetto, però, i residenti mostrano perplessità e preoccupazione. Sono in molti, infatti, ad aver cercato senza successo di comprendere i criteri di assegnazione degli spazi all’interno dell’area verde pubblica e a lamentare lo stato di incuria della pineta durante i mesi invernali, dopo la bagarre estiva. Una situazione divenuta insostenibile per molti, che hanno deciso di passare dalle parole ad atti concreti, con l’avvio di iniziative di sensibilizzazione e di piantumazione in loco. Chissà se i cittadini potranno incidere positivamente sul futuro della Gallinara più di quanto non stia facendo l’amministrazione comunale di Anzio. C’è da augurarselo davvero.