La pineta, soprattutto nella parte rimasta all’esterno della recinzione, cioè nella porzione rimasta pubblica e accessibile, è ora preda di un parassita molto aggressivo, dal nome significativo: il Tomicus destruens (nella foto). Sono stati abbattuti già un centinaio di pini colpiti dal parassita, ma il fenomeno pare tutt’altro che sotto controllo. Alla luce di questa preoccupante emergenza ambientale che rischia, se non affrontata nel modo e nei tempi giusti, di incidere pesantemente sull’ecosistema della Gallinara, si è recentemente costituito il GOSP, il Gruppo Operativo Salviamo la Pineta. Al GOSP hanno aderito da subito il Consorzio Lido dei Pini-Anzio, il Consorzio Lido dei Pini Lupetta-Ardea, il gruppo Scout “Assoraider” di Lido dei Pini, l’associazione L’Oleandro, il Circolo Legambiente di Anzio-Nettuno, l’Oida (Osservatorio intercomunale per la difesa degli alberi) e l’associazione Anzio Diva. L’obiettivo del GOSP è quello di tutelare questa risorsa verde, sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e coinvolgere un numero sempre crescente di cittadini nella sua salvaguardia.
La pineta si sta deteriorando, soprattutto nella zona dove d’estate vengono montate delle giostre e che, con la presenza di qualche chiosco, prende la forma di un vero e proprio parco pubblico attrezzato. Anche su quest’ultimo aspetto, però, i residenti mostrano perplessità e preoccupazione. Sono in molti, infatti, ad aver cercato senza successo di comprendere i criteri di assegnazione degli spazi all’interno dell’area verde pubblica e a lamentare lo stato di incuria della pineta durante i mesi invernali, dopo la bagarre estiva. Una situazione divenuta insostenibile per molti, che hanno deciso di passare dalle parole ad atti concreti, con l’avvio di iniziative di sensibilizzazione e di piantumazione in loco. Chissà se i cittadini potranno incidere positivamente sul futuro della Gallinara più di quanto non stia facendo l’amministrazione comunale di Anzio. C’è da augurarselo davvero.