Dall’11 maggio è aperta al pubblico la mostra “Sacra Nemora. La cultura del Sacro nei contesti santuariali in Area Albana. Rinvenimenti Archeologici e Recuperi della Guardia di Finanza” che resterà aperta fino al 31 maggio 2017 nel Comune di Lanuvio, ospitata al piano terreno della suggestiva Villa Sforza Cesarini e nell’area archeologica pertinente al versante occidentale del santuario di Giunone Sospita. La mostra, realizzata d’intesa con l’Amministrazione comunale di Lanuvio, la Soprintendenza per l’Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale e il Nucleo Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Roma, è dedicata alla cultura del sacro, alle testimonianze dei riti e all’architettura sacrale nel particolare contesto dei santuari albani. I percorsi espositivi costituiscono, per gli specialisti come per i semplici appassionati, un approfondimento su particolari aspetti che la ritualità antica ha assunto in questi luoghi, nei quali il culto si lega al bosco (nemus o locus in latino): ad Ariccia con il locus Ferentinae, a Nemi con il nemus dedicato a Diana e a Lanuvio con il tempio di Giunone Sospita.
04/05/2017