“Per questo la Rida, fino all’eventuale intervento di provvedimenti della magistratura competente, si sente obbligata a dare esecuzione all’ordinanza ma nello stesso tempo rimanda proprio alla Provincia ogni qualsivoglia responsabilità penale, civile, amministrativa, erariale, ambientale e sanitaria che dovesse derivare dalla produzione di un rifiuto non conforme ai limite di legge, in solido con gli organi regionali, con i comuni conferenti e con ogni altro soggetto pubblico o privato che, pur edotto della eccepita illegittimità, si dovesse avvalere degli effetti dell’ordinanza”.
————————–
AGGIORNAMENTO – “Ho firmato questa mattina l’atto che ordina alla Rida Ambiente di riaprire i cancelli e permettere ai comuni del territorio pontino di conferire i loro rifiuti”. A parlare è il Presidente della Provincia di Latina Eleonora Della Penna. “Una situazione di emergenza inaccettabile che ricade direttamente sui cittadini della nostra provincia. È arrivato il momento di mettere mano al monopolio dei rifiuti per rendere i nostri territori davvero liberi da certe dinamiche. Servono politiche e scelte immediate della Regione a cui non abbiamo mai fatto mancare, neanche stavolta, la nostra collaborazione”.
L’ordinanza, qualora fosse rispettata da Rida (ma bisogna anche capire se la Provincia abbia o meno competenza sui rifiuti), varrebbe comunque solo per i Comuni della provincia di Latina, non per quelli di Roma. E la Regione? Si è limitata a una diffida a riaprire, dopo che gli aveva contestato anomalie su due tipologie di rifiuti, tra cui l’umido. Un corto circuito che potrebbe essere risolto da un’ordinanza del Presidente Zingaretti, che invece ha preferito rimanere in silenzio, lasciando i Comuni affogare tra puzze, rifiuti e incertezze.
_____________
Camion in fila da questa mattina davanti ai cancelli (chiusi) della Rida Ambiente in attesa che l’impianto di trattamento rifiuti di Aprilia riapra.
Il braccio di ferro ingaggiato con la Regione per alcune contestazioni mosse a seguito di analisi dell’Arpa, sta determinando il rischio di una emergenza igienico sanitaria in oltre 60 Comuni tra le province di Roma, Latina e Viterbo, coinvolgendo 1,7 milioni di cittadini.
Aprilia questa mattina non ha ritirato l’indifferenziato nelle zone 5 e 6. Latina non svuoterà i cassonetti, altri Comuni restano in attesa. Fino a ieri sera ci si aspettava una ordinanza di riapertura da parte del Presidente della Regione Nicola Zingaretti indirizzata a Rida Ambiente, ordinanza che invece non è stata firmata.
“Non siamo la causa di un problema – spiega il patron di Rida Ambiente Fabio Altissimi –. Il blocco del conferimento presso il nostro impianto è una scelta necessaria, anche se dolorosa, per tutelare un lavoro onesto che dura da anni e sotto gli occhi di tutti coloro che vogliano realmente vedere. Abbiamo ricevuto una lettera di diffida da parte della Regione Lazio che ritiene che il nostro impianto non stia producendo materiale conforme al conferimento in discarica – prosegue Altissimi – Ovviamente non si capisce come questo sia possibile. L’Arpa venne nel nostro impianto ben 5 anni fa e tutto risultò in regola, nell’ottobre del 2016 siamo stati noi stessi a richiedere nuovi controlli, questo per certificare ancora una volta un lavoro, ci tengo a sottolinearlo, che potrebbe essere sotto gli occhi di tutti semmai i vertici istituzionali si degnassero di visitare anche il nostro impianto”.