Immagini scattate a campione su alcuni dei punti più trafficati e maggiormente interessati da viadotti e muraglioni di cemento armato destinati a contenere le pareti delle colline, spianate per realizzare l’attuale tracciato della 148. Parlano da sé: calcestruzzo che sembra millefoglie, tondini di ferro arrugginiti, ampie porzioni di rete metallica ormai a vista ed esposta alle intemperie. È così da anni.
Foto scattate all’indomani del 14 ottobre scorso. Un sabato nero. Ma stavolta non per i tragici incidenti, ma per le 5 ore di code all’altezza di Aprilia in entrambi i sensi di marcia: piovevano letteralmente pezzi di ponte sulla strada. Migliaia di veicoli a passo d’uomo nell’epicentro della grande distribuzione, dove ogni fine settimana convergono migliaia di persone per fare acquisti nei grandi centri commerciali e supermercati concentrati in zona. Oltre al gran flusso di romani, soprattutto quelli che vanno al Circeo. Nessun danno a veicoli e persone, ma superlavoro per la Polizia stradale che ha dovuto presidiare l’area, dirottando il traffico sulle vie urbane di Aprilia, improvvisamente trasformatasi in città-autostrada invasa dallo smog. I Vigili del Fuoco hanno eseguito un lungo sopralluogo e rimosso le parti pericolanti dal viadotto che porta a via Mascagni, davanti Conforama.
A breve partiranno i lavori per il ripristino del cemento sgretolato, fa sapere la Polstrada di Aprilia. Vi sarà quindi un restringimento di carreggiata con i soliti rallentamenti. Giusto qualche giorno fa è stato tolto il cantiere in zona Ardea, direzione Roma: la carreggiata era stata ridotta per rimettere in sicurezza il tratto franato con il nubifragio di metà settembre. Più o meno laddove, in direzione Latina, già un paio di volte negli ultimi anni stava crollando la sede stradale per le infiltrazioni di acqua penetrata dall’asfalto crepato nel sottofondo. Corsia quasi franata, sempre qualche anno fa, vicino al pericoloso curvone in discesa da Spinaceto verso Latina. Nel capoluogo pontino, i lettori ricorderanno il cedimento del muro di contenimento a Latina, vicino la Plasmon a marzo 2014. Molti invece non sanno che nei primi anni 2000, presso Borgo Piave a nord di Latina, si stavano aprendo come un libro i muri in cemento armato ai lati della rampa del viadotto vicino la ex Pozzi Ginori. Si notano gli enormi bulloni installati su quelle pareti per serrare la struttura e tenerla in sesto. Attenzione però non ai calcinacci che cadono, ma alla neve: da metà novembre è atteso l’obbligo delle catene a bordo… La strada crolla, ma le multe le rischiano gli automobilisti.
Foto scattate all’indomani del 14 ottobre scorso. Un sabato nero. Ma stavolta non per i tragici incidenti, ma per le 5 ore di code all’altezza di Aprilia in entrambi i sensi di marcia: piovevano letteralmente pezzi di ponte sulla strada. Migliaia di veicoli a passo d’uomo nell’epicentro della grande distribuzione, dove ogni fine settimana convergono migliaia di persone per fare acquisti nei grandi centri commerciali e supermercati concentrati in zona. Oltre al gran flusso di romani, soprattutto quelli che vanno al Circeo. Nessun danno a veicoli e persone, ma superlavoro per la Polizia stradale che ha dovuto presidiare l’area, dirottando il traffico sulle vie urbane di Aprilia, improvvisamente trasformatasi in città-autostrada invasa dallo smog. I Vigili del Fuoco hanno eseguito un lungo sopralluogo e rimosso le parti pericolanti dal viadotto che porta a via Mascagni, davanti Conforama.
A breve partiranno i lavori per il ripristino del cemento sgretolato, fa sapere la Polstrada di Aprilia. Vi sarà quindi un restringimento di carreggiata con i soliti rallentamenti. Giusto qualche giorno fa è stato tolto il cantiere in zona Ardea, direzione Roma: la carreggiata era stata ridotta per rimettere in sicurezza il tratto franato con il nubifragio di metà settembre. Più o meno laddove, in direzione Latina, già un paio di volte negli ultimi anni stava crollando la sede stradale per le infiltrazioni di acqua penetrata dall’asfalto crepato nel sottofondo. Corsia quasi franata, sempre qualche anno fa, vicino al pericoloso curvone in discesa da Spinaceto verso Latina. Nel capoluogo pontino, i lettori ricorderanno il cedimento del muro di contenimento a Latina, vicino la Plasmon a marzo 2014. Molti invece non sanno che nei primi anni 2000, presso Borgo Piave a nord di Latina, si stavano aprendo come un libro i muri in cemento armato ai lati della rampa del viadotto vicino la ex Pozzi Ginori. Si notano gli enormi bulloni installati su quelle pareti per serrare la struttura e tenerla in sesto. Attenzione però non ai calcinacci che cadono, ma alla neve: da metà novembre è atteso l’obbligo delle catene a bordo… La strada crolla, ma le multe le rischiano gli automobilisti.
20/10/2017