Un allarme scattato dopo le analisi compiute dall’Arpa Lazio, il 10 ottobre scorso, su un campione di liquido prelevato dal rubinetto di uscita dell’impianto di trattamento delle acque della Sigma Tau. I tecnici hanno riscontrato valori di nitrati superiori a quelli di non conformità e, per l’esattezza, di 53 mg/l, quando il massimo è 50 mg/l. Dai laboratori dell’Agenzia regionale di protezione ambientale è così partita la segnalazione all’Asl Roma H e il Dipartimento di prevenzione di Pomezia ha chiesto l’intervento del Comune.
Il sindaco Fucci ha vietato l’uso potabile dell’acqua prelevata dal pozzo dell’azienda farmaceutica e ordinato al responsabile dello stabilimento, Paolo Matteucci, di impedire l’utilizzo di quel liquido fino a che non verrà ripristinata la potabilità. Per tornare a utilizzare quell’acqua, la Sigma Tau dovrà dimostrare di aver individuato ed eliminato le cause di inquinamento, installato o ripristinato impianti di potabilizzazione, presentare una relazione tecnica sulla bonifica compiuta e l’esito di analisi microbiologiche e chimiche attestanti il rientro dei parametri nella norma.