Un interessante convegno sul tema dei rischi naturali e della gestione delle emergenze a Roma e provincia e sulla ricerca e la prevenzione fatta e da attuare si è tenuto ieri pomeriggio nella Sala Maestra di Palazzo Chigi ad Ariccia, alla presenza dei maggiori esperti locali e regionali dell’Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (Ingv) Protezione Civile, Ordine Geologi e Città Metropolitana. Sono intervenuti il sindaco Roberto Di Felice, il vice commissario della polizia locale di Ariccia Filippo Alera, il responsabile della locale Protezione Civile Comunale Roberto Nonni, il comandante della polizia Città Metropolitana (ex provinciale) Giulio Bussinello e numerosi altri volontari e responsabili delle Protezioni Civili della Fepivol, tra cui Genzano ed Aprilia. Dopo una dettagliata spiegazione dei più grandi terremoti avvenuti nella zona di Roma e provincia, tra cui quelli che nel 1899 e 1906 colpirono con grandi danni anche i Castelli Romani, si è proceduto spiegando quali sono state le operazioni di studio, ricerca e approfondimenti messi in campo dagli esperti e quali sono le attività di prevenzione e di intervento da attuare in caso di emergenza. La zona vulcanica dei Colli Albani, con i suoi laghi, non ha mai esaurito del tutto la sua attività – hanno spiegato gli esperti, tra questi anche la direttrice del Museo di Geofisica di Rocca di Papa e dirigente dell’Ingv Giuliana D’addezio – ma i fenomeni eruttivi sotterranei e la proliferazione dei gas endogeni del sottosuolo, che ha colpito le zone dei Castelli Romani è costantemente tenuta sotto controllo e al momento non ci sono previsioni di ripresa delle attività vulcaniche importanti, che comunque, nel tempo hanno creato movimenti tellurici e forti concentrazioni di gas pericolosi nell’ambiente. “Proprio per questo motivo è stato ribadito che le zone vulcaniche dei Colli Albani, che comprendono una gran parte dei Castelli Romani, fino ai confini con Roma e Pomezia, devono essere aree monitorate regolarmente e dove non vanno costruite abitazioni, edifici e fatto cementificazioni e trivellazioni selvagge. Di recente i volontari della Protezione Civile aderenti al circuito Fepivol hanno tenuto una grande esercitazione in tutta l’area dei Castelli Romani, a cui hanno preso parte centinaia di operatori, con simulazioni di danni, evacuazioni, interventi di emergenza e soccorso a persone. “La situazione rimane sotto controllo, non dobbiamo allarmarci o vivere nella psicosi – ha detto la dottoressa Giuliana D’Addezio – ma dobbiamo continuare in maniera costante e regolare a tenere sotto controllo le zone vulcaniche ed essere preparati ad eventuali emergenze, che ci auguriamo non accadano mai”. Alla Giornata “Rischi Naturali e Gestione delle Emergenze”, organizzata dall’Ordine dei Geologi del Lazio, sono intervenuti anche il responsabile della Sala Operativa ed emergenze della Protezione Civile Regione Lazio Carlo Costantini, il geologo dell’Ente Città Metropolitana Alessio Argentieri, il vice prefetto Antonio Tedeschi, il responsabile della Fepivol e Protezione Civile Aprilia Roberto Cotterli, Enzo Massimi, coordinatore Protezione Civile Genzano, gli esperti dell’Ing, con le dottoresse Paola Vannoli e Maria Luisa Carapezza,la geologa Marina Fabbri, gli ingegneri Giuseppe Bruni e Giampiero Orsini il presidente dei Geologi Lazio Roberto Troncarelli, il consigliere delegato Città Metropolitana Matteo Manunta, la biologa Maria Zagari, l’assessore alla scuola e pianificazione informatica di Ariccia Elisa Refrigeri e un nutrito pubblico di esperti, forze dell’ordine, polizia locale ed interessati al tema.
23/06/2018