Lo aveva promesso e lo ha fatto: don Antonio Muraro è venuto ad Aprilia per i suoi 50 anni di Sacerdozio. Del resto, 43 ne ha trascorsi proprio qui, presso la parrocchia di San Michele Arcangelo e Santa Maria Goretti. Circondato da tantissimo affetto e da un mare di cari ricordi ha officiato la santa messa della domenica il 29 giugno,e poi festeggiato insieme ai fedeli.
In città don Antonio si è trattenuto fino a mercoledì 2 luglio, celebrando altre messe, una anche nella zona di Vallelata dove il sacerdote si spese molto quando ancora non c’era la parrocchia e dove insieme alla gente, lavorando sodo coi “suoi” fedeli pionieristicamente sostenne la realizzazione del Centro sportivo Primavera, con la piscina tuttora in funzione. Tutti lo ricordano soprattutto per l’altra sua passione, il calcio, attraverso la quale ha instancabilmente coinvolto intere schiere di ragazzini apriliani sul campetto di terra dietro la chiesa. «Riconosco tanti volti – ha detto emozionato e riconoscente don Antonio -, moltissimi sono i ricordi, ho seguito due generazioni di bambini e ragazzi. Cosa posso dirvi? Avrò meritato tanto affetto, tanta amicizia? Vi voglio tanto bene. Questo è un arrivederci, non un addio». Oggi don Antonio è parroco a San Giovanni del Tempio di Sacile, nel suo Friuli, dove nacque l’8/9/1938 a Veggiano. Aprilia ancora a lungo lo ricorderà, col suo sorriso e il suo fischietto.
In città don Antonio si è trattenuto fino a mercoledì 2 luglio, celebrando altre messe, una anche nella zona di Vallelata dove il sacerdote si spese molto quando ancora non c’era la parrocchia e dove insieme alla gente, lavorando sodo coi “suoi” fedeli pionieristicamente sostenne la realizzazione del Centro sportivo Primavera, con la piscina tuttora in funzione. Tutti lo ricordano soprattutto per l’altra sua passione, il calcio, attraverso la quale ha instancabilmente coinvolto intere schiere di ragazzini apriliani sul campetto di terra dietro la chiesa. «Riconosco tanti volti – ha detto emozionato e riconoscente don Antonio -, moltissimi sono i ricordi, ho seguito due generazioni di bambini e ragazzi. Cosa posso dirvi? Avrò meritato tanto affetto, tanta amicizia? Vi voglio tanto bene. Questo è un arrivederci, non un addio». Oggi don Antonio è parroco a San Giovanni del Tempio di Sacile, nel suo Friuli, dove nacque l’8/9/1938 a Veggiano. Aprilia ancora a lungo lo ricorderà, col suo sorriso e il suo fischietto.
02/07/2014