A Roma le foglie non vengono raccolte dalle strade, nonostante l’autunno, periodo dell’anno in cui ne cadono di più, sia quasi finito e l’inverno è ormai alle porte. Eppure tale compito è stato affidato dal Campidoglio a cooperative esterne con un appalto della durata di 24 mesi (da novembre 2018 a novembre 2020) e dal costo di 11 milioni di euro. Un problema, questo, che si aggiunge a quello delle strade che non vengono pulite a dovere dall’Ama, in centro come in periferia. È quanto sostiene la Commissione capitolina Ambiente che il 16 dicembre scorso si è riunita negli uffici distaccati di Roma Capitale di via Circonvallazione Ostiense. Non si sono presentati la sindaca, Virginia Raggi, le sue assessore Laura Fiorini e Linda Meleo, delegate rispettivamente a Verde e Infrastrutture, né tantomeno l’Amministratore Unico di Ama, Stefano Zaghis, in carica dal 4 ottobre. Al loro posto in Commissione si è visto solo qualche dirigente dell’Ama. L’assise è presieduta da Daniele Diaco (M5S) e vice-presieduta da Simona Ficcardi (M5S).
RACCOLTA FOGLIE SOLO SUL 20% DELLE STRADE
“Il risultato della raccolta foglie è insoddisfacente – ha sentenziato senza peli sulla lingua Roberto Di Palma, consigliere M5S nonché membro della Commissione -, c’è una indicazione unanime da questo punto di vista, sia da parte della maggioranza che da parte dell’opposizione. Non siamo più disposti ad accettare che la situazione della città sia quella che stiamo rilevando da tempo. Tra l’altro – ha aggiunto – l’appalto per la raccolta foglie e il cosiddetto diserbo riguarda solo 1.000 km di strade rispetto ai 5.000 totali di cui è costituita la rete romana. In sostanza vengono raccolte le foglie solo sul 20% delle vie e piazze di Roma. Come si fa?”.
TOP SECRET IL CRONOPROGRAMMA
Gli ha fatto eco Alessandra Agnello, altra consigliera M5S: “La situazione è critica in tutti i municipi – ha tuonato – ma soprattutto in periferia. Ho chiesto da 3 mesi all’assessora Meleo un cronoprogramma della pulizia delle strade e della raccolta foglie, ma non ho ricevuto risposta, cosa devo fare?”. Un problema, quello del cronoprogramma, che ha lamentato anche il Presidente, Daniele Diaco.
AMA: PROBLEMI PER SMALTIRE LE FOGLIE RACCOLTE
I dirigenti dell’Ama presenti in assise hanno risposto alle accuse lamentando una grave carenza di personale e mezzi, che non gli permetterebbe di pulire adeguatamente la città di Roma. Ma anche gravissimi problemi di gestione dell’enorme mole di foglie raccolta per le strade di Roma, che costituiscono per legge – così hanno sostenuto – un rifiuto indifferenziato, e che come tale deve essere inviato nei centri dei rifiuti di Malagrotta e Rocca Cencia, su cui grava già un surplus di rifiuti a causa della grave crisi della spazzatura che da mesi investe la Capitale.
DA DICEMBRE 2020 DELLE FOGLIE SI OCCUPERÀ IL CAMPIDOGLIO
I dirigenti Ama hanno poi riferito in Commissione che a partire da dicembre 2020 “Ama dovrà concentrarsi solo sull’attività di pulizia delle strade, mentre invece la raccolta delle foglie e l’attività di diserbo verranno gestite direttamente dal Campidoglio, con una internalizzazione (ossia una gestione diretta, ndr)”. Da chi, però, non l’hanno specificato. Parole che ha fatto sobbalzare dalla sedia più di qualche membro della Commissione, tra cui principalmente Valeria Baglio e Ilaria Piccolo (PD): “Con quali fondi verrà eseguito tale programma? – hanno attaccato le due – i lavori di preparazione del bando dovrebbero già essere in corso, si possono avere notizie a riguardo?”. Questioni sollevate con altre parole ma stesse finalità anche da Andrea De Priamo (FDI): “Come avete intenzione di risolvere il problema della raccolta foglie da qui a dicembre 2020? Come pensate di internalizzare il servizio? Ci sono le risorse? Avete già predisposto il bando destinato a partire tra 11 mesi, visto che i tempi burocratici sono molto lunghi?” In attese di notizie dal Campidoglio, la Commissione è stata riconvocata per metà gennaio.